Peveragno non salda il debito e Boves saluta la convenzione di Polizia Locale

21 giugno 2023 | 15:16
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Peveragno non salda il debito e Boves saluta la convenzione di Polizia Locale
Il Consiglio dell'Unione Montana Alpi del Mare

Il Comune guidato da Paolo Renaudi non è riuscito a saldare completamente i propri debiti nei confronti dell’Unione Montana Alpi del Mare entro il 20 giugno come concordato e deliberato all’unanimità dal consiglio. Nel prenderne atto, il sindaco di Boves Maurizio Paoletti domani porta in consiglio comunale la proposta di scioglimento della convenzione dicendosi amareggiato e deluso

Aveva iniziato a scendere lo scorso 21 aprile e, come da programma, ieri ha terminato la sua corsa. La sabbia di quella clessidra idealmente materializzatasi con la delibera approvata all’unanimità dai cinque sindaci dell’Unione Montana Alpi del Mare in cui si concedevano al Comune di Peveragno due ulteriori mesi per pagare gli oltre 100 mila euro dovuti per la convenzione di Polizia Locale all’ente che la lega ai comuni di Boves, Chiusa di Pesio, Valdieri e Roaschia, si è esaurita senza che quel debito sia stato completamente saldato. Si tratta con ogni probabilità della pietra tombale sulla convenzione stessa visto che nel prendere atto della situazione, il sindaco di Boves Maurizio Paoletti, che si dice “amareggiato e deluso”, questa mattina ha integrato l’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale di domani aggiungendo un punto nel quale si propone il recesso finalizzato allo scioglimento della convenzione “per inadempimento del Comune di Peveragno”.

IL CASO ESPLODE. Tutto nasce a metà febbraio quando il sindaco Paoletti, in una lettera inviata al presidente dell’Unione Montana Alpi del Mare Claudio Baudino, chiede lumi sui circa 115 mila euro che il Comune di Peveragno da tempo deve corrispondere all’Unione. Baudino, che è presidente da poche settimane (prima di lui era presidente il sindaco di Peveragno Paolo Renaudi ndr), si mette immediatamente al lavoro per ricostruire quanto accaduto nel periodo antecedente a quello della sua presidenza. Il Comune di Peveragno, attraverso il suo primo cittadino, si difende dicendo che si è trattato della mancanza di un passaggio tecnico e non di uno scoperto, di un errore dei dipendenti e non di sindaco e giunta, assicurando che la cosa si sarebbe sistemata nelle settimane successive. Sulla questione interviene anche “SiAmo Peveragno”,  gruppo di opposizione in consiglio comunale a Peveragno, che parla di “una situazione paradossale e inaccettabile per il buon nome del Comune di Peveragno”. Il gruppo che fa capo ad Adriano Renaudi arriverà poi in consiglio a chiedere anche le dimissioni del sindaco.

UNIONE SOSPENDE TRASFERIMENTI A PEVERAGNO. Una quarantina di giorni dopo, è il 25 marzo, essendo rimasta la situazione debitoria pressochè immutata (sono stati pagati circa 2.500 euro a fronte dei 115 mila dovuti ndr) nonostante le rassicurazioni del caso, con una delibera di giunta, l’Unione Montana Alpi del Mare sospende “ogni tipo di trasferimento e assegnazione di risorse a favore del Comune di Peveragno… fino a definizione della vertenza”.

L’ULTIMATUM. Si arriva così ad aprile, all’ultimo consiglio dell’Unione Montana, in cui più volte si va vicini alla rottura che viene evitata proprio grazie a una delibera, una sorta di patto tra gentiluomini, che però ha anche tanto i connotati dell’ultimatum con due scadenze definite insieme e approvate all’unanimità: entro il 20 maggio il saldo delle competenze relative al 2023 ed entro il 20 giugno quelle relative alle annate precedenti. L’obiettivo è quello di non mettere immediatamente in difficoltà i comuni più piccoli che, in caso di rottura, all’improvviso si sarebbero trovati senza comandante e con le forze di Polizia ridotte all’osso. Da lì si riparte e nelle settimane successive, il Comune di Peveragno provvede a effettuare i pagamenti, riuscendo tuttavia a saldare soltanto parzialmente il debito (mancano circa 35 mila euro) e non riuscendo così a mantenere l’impegno preso.

E ADESSO? Nel consiglio comunale di domani, Boves voterà quindi per lo scioglimento della convenzione a fare data dal prossimo 31 luglio. Dal 1° agosto, dunque, ogni comune dovrà organizzare autonomamente l’attività di Polizia Locale.