Al presidio al Santa Croce la sindaca Robbione: “sanità rimanga bene pubblico”

31 agosto 2023 | 11:15
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Al presidio al Santa Croce la sindaca Robbione: “sanità rimanga bene pubblico”
Al centro la sindaca Roberta Robbione

Alle 18 di oggi si conclude la “maratona” per l’ospedale e la sanità pubblica. Ieri la visita della prima cittadina di Borgo San Dalmazzo: “Ritengo importante mantenere alta l’attenzione e lavorare affinché il nostro ospedale continui a essere un’eccellenza”

Cuneo. E’ iniziato l’ultimo giorno (chiusura alle 18 di oggi) del presidio all’ospedale Santa Croce di Cuneo messo in atto dallo scorso lunedì da Cuneo per i Beni Comuni, Indipendenti e Cuneo Mia “per l’ospedale e la sanità pubblica”. Quattro giorni, che ieri il leader degli Indipendenti Giancarlo Boselli ha definito entusiasmanti, nei quali  alcune centinaia di persone si sono interfacciate con i promotori per confrontarsi sulle prospettive e sul futuro della sanità cuneese. Un’iniziativa che lo stesso Boselli ha detto potrà essere ripetuta qualora non dovessero arrivare le risposte ai tanti interrogativi posti.

Se la risposta popolare è stata del tutto soddisfacente, non si può dire altrettanto di quella del mondo politico locale e dei vertici ospedalieri nonostante l’invito a partecipare al confronto fosse stato esteso sin dall’annuncio del presidio a tutti gli “attori” interessati alla delicata questione del nuovo ospedale di Cuneo e più in generale alla sanità dell’intera provincia.

Significativa tuttavia in tal senso la visita ieri della sindaca di Borgo San Dalmazzo Roberta Robbione. “Ritengo importante – ha detto la prima cittadina borgarina – mantenere alta l’attenzione e lavorare affinché il nostro ospedale continui a essere un’eccellenza, che la sanità rimanga un bene pubblico e che vengano garantite in tempi brevi le prestazioni necessarie. L’assemblea dei Sindaci aveva fatto una scelta sul sito del nuovo ospedale, non è questo il tema su cui dibattere, ma sulla definizione del percorso e sulle azioni da mettere in campo per la tutela della sanità pubblica”.