Unione Alpi del Mare replica a CISL: “Questione Dalmasso non è certo nata da poco”

17 ottobre 2021 | 10:13
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Unione Alpi del Mare replica a CISL: “Questione Dalmasso non è certo nata da poco”
[L'ultimo consiglio dell'Unione Montana Alpi del Mare]

“Era già stata segnalata anni or sono all’allora Assessore Regionale alla Montagna. Inoltre, appena prima delle passate elezioni per il Consiglio Regionale (primavera 2019) il Presidente dell’Unione era addirittura stato convocato nella sede cuneese della CISL, dove erano presenti l’interessata, il di lei marito e una candidata alle elezioni regionali nella lista del PD, per l’esame delle medesime problematiche” scrivono in una nota congiunta i sindaci dei cinque comuni che compongono l’ente

Attraverso una nota, l’Unione Montana Alpi del Mare risponde a CISL che nelle scorse ore aveva condannato l’atteggiamento, definendolo “inquisitorio”, che durante l’ultimo consiglio dell’ente il presidente dell’Unione aveva tenuto nei confronti della dipendente Nadia Dalmasso.

Come annunciato nei giorni scorsi, l’Unione ribadisce di avere incontrato il Prefetto Fabrizia Triolo con cui ha concordato l’avvio di un percorso teso a salvaguardare gli interesssi dei comuni che la compongono. “In merito alla nota della Segreteria Provinciale della CISL – si legge – i Sindaci dell’Unione Montana Alpi del Mare (Paolo Renaudi Presidente e sindaco di Peveragno, Claudio Baudino sindaco di Chiusa di Pesio, Guido Giordana sindaco di Valdieri, Maurizio Paoletti sindaco di Boves, Bruno Viale sindaco di Roaschia ndr) comunicano quanto segue. In coerenza con quanto già dichiarato, ed a seguito del colloquio avuto con il Prefetto, abbiamo individuato un percorso amministrativo che attueremo nei prossimi mesi, in modo tale da non arrecare danni e svantaggi ai nostri territori.

I sindaci evidenziano inoltre come quella inerente l’unica dipendente dell’Unione non sia una problematica nata da poco. “La questione in esame – si legge ancora – non è certo nata da poco, tant’è che era già stata segnalata anni or sono all’allora Assessore Regionale alla Montagna. Inoltre, appena prima delle passate elezioni per il Consiglio Regionale (primavera 2019) il Presidente dell’Unione era addirittura stato convocato nella sede cuneese della CISL, dove erano presenti l’interessata, il di lei marito e una candidata alle elezioni regionali nella lista del PD, per l’esame delle medesime problematiche. Recentemente il Presidente dell’Unione è stato nuovamente contattato da un esponente della CISL per un interessamento presso il Presidente della Regione. Ricordiamo che le procedure per trasferimenti e assunzioni nella Pubblica Amministrazione sono regolamentate da precise norme di diritto pubblico.

Respinta infine l’accusa, mossa da CISL, della mancanza di iniziativa da parte del presidente dell’Unione nei confronti del governatore Cirio per risolvere la questione.Ci risulta peraltro che la Dirigente abbia già partecipato a procedure di mobilità verso la Regione e altri enti (Parco Alpi Marittime), con esiti sempre negativi. Pertanto non è dato di capire quali iniziative avrebbe dovuto intraprendere il Presidente dell’Unione nei confronti della Regione. Ribadiamo la piena sintonia fra i Sindaci e la volontà di proseguire nel percorso individuato, sempre nella collaborazione per il bene delle nostre popolazioni”.