Parcheggio Piazza Europa, Di piazza in piazza: “Il Comune si arrampica sugli specchi per giustificarlo”

21 marzo 2023 | 11:53
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Parcheggio Piazza Europa, Di piazza in piazza: “Il Comune si arrampica sugli specchi per giustificarlo”

L’associazione, da sempre contro il progetto della maggioranza per costruire un parking sotterraneo, esprime ulteriormente tutto il proprio disappunto nei confronti dell’amministrazione e indice una manifestazione per venerdì 31 marzo.

Cuneo. L’Associazione “Di piazza in piazza”, da sempre contraria al progetto del parcheggio sotterraneo di Piazza Europa, è tornata ad esprimersi sulla questione in una nota ufficiale, a seguito di quanto emerso dal Consiglio Comunale straordinario di mercoledì scorso, con all’ordine del giorno proprio il progetto della maggioranza. L’associazione, per protestare contro l’intenzione di costruire il parking interrato, ha indetto anche la manifestazione “Giù le mani da Piazza Europa”, che si svolgerà venerdì 31 marzo a partire dalle 17.30 nella stessa piazza. Saranno presenti all’evento anche tutti i gruppi di minoranza del Consiglio Comunale che si oppongono al progetto (Cuneo per i Beni Comuni, Cuneo Mia, Indipendenti, Beppe Lauria, Forza Italia, SiAmo Cuneo, Fratelli d’Italia e Lega).

Ecco il testo completo della nota di “Di piazza in piazza”: “Dal 2016, da quando è riemersa dalla polvere dei cassetti municipali, dove amministratori più avveduti l’avevano chiusa, l’idea del parcheggio sotterraneo in piazza Europa e da quando è iniziato a dilagare nella città il primo scontento degli abitanti di Cuneo Nuova, da allora, mai si era arrivati a riconoscere chiaramente come alcuni temi che si giocano sull’operazione piazza Europa travalichino quel piccolo luogo cittadino, per raccordarsi ai problemi climatici a cui recentemente ci ha richiamato, con urgenza, il Presidente della nostra Repubblica.

Un grazie a tutti i gruppi consiliari che ne hanno capito e rappresentato l’importanza, anche economica, in quel consiglio comunale straordinario. Fin qui la nostra soddisfazione. Il nostro sconcerto è per la qualità delle tante considerazioni che abbiamo sentito ripetere per l’ennesima volta, a favore di un parcheggio sotterraneo già invecchiato prima di nascere, vittima di un cambiamento climatico planetario di cui noi soli siamo responsabili ed a cui noi soli, senza eccezioni, dobbiamo cercare di porre un tardivo rimedio. Solo la nostra amministrazione comunale, dalla Sindaca alla Giunta fino all’ultimo consigliere di maggioranza, sembra non avvertire i cambiamenti e continua a difendere il progetto utilizzando, da 7 o 8 anni, la stessa cantilena di generiche frasi fatte: il nostro primo interesse è riqualificare la piazza, in città mancano i parcheggi, mettiamo le macchine sotto, vogliamo dare impulso al commercio, vogliamo riqualificare la Cuneo alta come abbiamo fatto con via Roma, i cedri sono vecchi, non hanno capacità di assorbire inquinanti, vogliamo dare un’opportunità alle persone di avere un posto auto….

Ci saremmo aspettati qualche aggiornamento degli argomenti usati a favore del parcheggio, ma niente, nessuna traccia di percezione delle situazioni, degli elementi di conoscenza, anche empirica, sopravvenuti in questi anni. Il comunicato stampa rilasciato dai gruppi di maggioranza dopo il consiglio cerca di fare un po’ di maquillage alle vecchie parole ed allora fare un parcheggio sotterraneo in centro diventa un lancio nel futuro di tutta la piazza. Povera Cuneo! Qui non solo alla stazione i treni arrivano tardi e con difficoltà, anche le idee arrivano in ritardo in municipio: quando in altri luoghi i parcheggi sotterranei diventano coltivazioni di funghi, noi iniziamo a costruirli nuovi di zecca. Insomma il futuro va di là e la nostra amministrazione ci porta in direzione opposta.

Mentre sul nostro municipio sventola la bandiera di Cuneo comune green, proprio nei nostri territori la Co2 delle auto si mangia i nostri inverni sempre più asciutti, fa morire le nostre falde ed il mais e la nostra amministrazione ci dice, che i cedri di piazza Europa forse un giorno saranno pericolosissimi e dunque li abbatteremo per prevenzione. Di contro fa in modo che gli scappamenti delle auto siano sempre più vicini alle nostre finestre, alle strade dove passeggiamo, alle panchine dove ci fermiamo a chiacchierare. Ma pare che queste considerazioni siano frutto solo di nevrosi ambientalista, della stessa nevrosi che ha colpito le norme regionali che riducono il numero di auto che possono entrare in città. Così chissà cosa ne faremo dei centralissimi parcheggi sotterranei quando solo poche e costose auto potranno entrarvi ed uscirne e chissà come avremo aiutato il commercio di prossimità che arrancherà per cause economiche e sociali, ma anche perché la piazza sarà un poco gradevole tetto di cemento ed arbusti e sarà un niente paragonata al senso di respiro che dà una via Roma senza auto.

Niente pare scalfire la preoccupazione di questa amministrazione di andare in continuità con quello che si è deciso anni fa, già allora con una visione colpevolmente miope. Ci sembra vittima di un’incapacità di leggere i segni dei tempi, imperdonabile per una classe politica che ha la presunzione di voler governare il futuro della nostra città. Pare che il movente di un agire così ostinato sia il disperato tentativo di tenere il punto a qualunque costo, anche se questo costo graverà sulla comunità cittadina per tutta la durata dell’estinzione del mutuo che dovrà sostenere. Non c’è altra risposta razionale, se vogliamo evitare la tentazione di pensare che dietro a una tale irriducibile posizione vi siano altre motivazioni, inconfessate o inconfessabili, su cui, per amore di patria, preferiamo non soffermarci.

Il fatto è che per andare avanti in un’impresa che presenta risvolti di dubbia utilità sotto il profilo economico-finanziario la Sindaca, in pieno consiglio comunale, racconta divertita di essere andata a Milano, spaesata come Totò, per farsi consigliare da un autorevole studio legale (per la modica spesa di 10.000 Euro) su come imbastire un bando che forse, probabilmente permetterà di vendere box e stalli. Non nasconde, la Sindaca, la difficoltà e la delicatezza dell’operazione, non nasconde la sua preoccupazione e ne ha motivo: va in giro a fare la figura di Totò, non ascolta la città, si mette a vendere box, a fare speculazioni ardite che possono essere una trappola anche per chi compra, fa concorrenza sleale sul mercato, rischia di lavorare contro l’interesse collettivo, cancella una piazza ed il suo verde, non prende sul serio quanto il cambiamento climatico ci suggerisce. Ci pare uno sforzo, per la Sindaca, davvero esagerato anche se fatto con denari non suo, per una manciata di autorimesse, per una manciata di persone che magari non hanno effettivo bisogno di quei box.

Nel vedere tutto questo spasmodico impegno, questo arrampicarsi sugli specchi per trovare qualcosa che giustifichi quell’opera, si è autorizzati a pensare che la Sindaca sia caduta in una nevrosi ossessiva, oppure che non abbia la forza di imporre uno stop ai condizionamenti di una maggioranza che la spinge sul limite del possibile favoreggiamento di interessi speculativi, lontana dai reali bisogni della città. Chissà perché la nostra amministrazione che cerca nuovi parcheggi non li ha cercati sotto piazza della Costituzione e non li ha previsti, più facilmente che sotto piazza Europa, sotto i nuovi palazzi difronte ai licei. Forse non ci ha pensato oscurata da quella voglia di andare in continuità… e dire che glielo avevamo più volte suggerito”.