Peveragno, il sindaco: “chiuderemo le fontane solo in emergenza piena”

4 luglio 2022 | 15:56
Share0
Peveragno, il sindaco: “chiuderemo le fontane solo in emergenza piena”

Il primo cittadino Paolo Renaudi risponde al consigliere comunale di minoranza Adriano Renaudi che, vista la situazione di siccità, gli ha chiesto l’immediata chiusura delle fontane pubbliche: “”è preferibile evitare la chiusura totale delle fontane per evitare accumuli di batteri nell’ultima parte delle canne delle fontane, accumuli che poi formano biofilm che risulterebbero di difficile eradicazione rendendo non potabili le acque per lungo tempo, e con dispendio di risorse per il ripristino della regolarità del servizio”

“Per motivi igienici è preferibile evitare la chiusura totale delle fontane per evitare accumuli di batteri nell’ultima parte delle canne delle fontane, accumuli che poi formano biofilm che risulterebbero di difficile eradicazione rendendo non potabili le acque per lungo tempo, e con dispendio di risorse per il ripristino della regolarità del servizio. La chiusura verrà quindi fatta solo quando si arriverà alla emergenza piena”. E’ questo il punto cardine della lettera di risposta del sindaco di Peveragno Paolo Renaudi alla missiva attraverso la quale il consigliere comunale di minoranza Adriano Renaudi gli ha chiesto l’immediata chiusura delle fontane pubbliche.

Nella lettera vengono riportate altre motivazioni. “Peveragno – si legge – non è attualmente tra i comuni a maggiore rischio e la situazione è di pre-allerta, ma senza criticità”. “Le forti piogge dei giorni scorsi  si legge ancora – con un accumulo di oltre 50 millimetri di acqua in montagna, equivalente a mezzo metro di neve invernale, hanno ripristinato un minimo di riserva idrica nelle nostre falde di montagna”. 

Il primo cittadino peveragnese spiega inoltre che “i numerosi interventi di ACDA negli ultimi mesi hanno diminuito perdite e sprechi in modo considerevole e migliorato la distribuzione dell’acqua su tutto il territorio” e che “il flusso di acqua è già stato notevolmente ridotto”.

Infine la rassicurazione che la situazione è sotto controllo: “Il Comune monitora costantemente la situazione, con un continuo coordinamento con l’ente gestore delle acque (ACDA)”.