Duro attacco del sindacato Anaao all’ASL di Cuneo. La risposta del DG Giuseppe Guerra

19 luglio 2022 | 07:32
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Duro attacco del sindacato Anaao all’ASL di Cuneo. La risposta del DG Giuseppe Guerra
Asl CN1 di Via Carlo Boggio a Cuneo

Chiara Rivetti denuncia: “Il fatto che una ASL esternalizzi ben 5 servizi alle cooperative fotografa la gravissima crisi in cui versano gli ospedali piemontesi: i medici sono troppo pochi, i concorsi per assumere vanno deserti, il lavoro aumenta sempre di più e la frustrazione pure”

Dura denuncia della segretaria del sindacato dei medici Anaao Assomed del Piemonte Chiara Rivetti che se la prende con le cooperative dei medici e anche con la situazione della aziende sanitarie del cuneese, partendo dal principio metaforico raccontato dal filosofo, e anarchico statunitense Noam Chomsky, per descrivere una pessima capacità dell’essere umano moderno: adattarsi a situazioni spiacevoli e deleterie senza reagire, se non quando ormai è troppo tardi.

«La rana buttata nell’acqua bollente – spiega Chiara Rivettifa uno scatto e salta fuori, ma se messa nell’acqua tiepida è tranquilla. Poi la temperatura progressivamente sale, la rana la trova via via sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce semplicemente morta bollita. Così è per la privatizzazione dei servizi ospedalieri in Piemonte».

E poi spiega  la situazione che si è venuta a creare nella ASL CN1 che in questi giorni ha aperto una gara per l’affidamento esterno delle guardie specialistiche presso i propri Presidi Ospedalieri, per un periodo di dodici mesi e un costo di 26 milioni di euro. La gara prevede, secondo quanto riporta il sindacato Anaao, 6 lotti: Neurologia presso l’Ospedale di Savigliano, Anestesia e Rianimazione presso l’Ospedale di Ceva, Anestesia e Rianimazione per l’Ospedale di Savigliano e Saluzzo, Pronto Soccorso/DEA a Ceva e Saluzzo, Savigliano e Mondovì, Ginecologia ed Ostetricia a Mondovì e a Savigliano, Medici per guardia interdivisionale notturna degli Ospedali di Savigliano, Fossano e Mondovì.

«A seconda del turno notturno o diurno e della specialità – precisa ancora Chiara Rivetti – le guardie vengono remunerate circa 100 euro all’ora, il 25% della cifra è destinato alla cooperativa. Per i medici dipendenti un turno di guardia notturna in pronto soccorso prevede un’indennità di 120 euro per tutte le 12 ore. Sub-appaltare il servizio ad una cooperativa non garantisce continuità: i medici sono cottimisti “a gettone”, cambiano spesso. Le loro competenze non vengono valutate dall’azienda in occasione un concorso pubblico, come per i dipendenti. In ogni caso non sono inseriti nell’equipe, non contribuiscono a creare un gruppo di lavoro da motivare, formare, far crescere. L’azienda non investe nella loro formazione perché non sono dei dipendenti. Ma soprattutto, il fatto che una ASL esternalizzi ben 5 servizi alle cooperative, fotografa la gravissima crisi in cui versano gli ospedali piemontesi: i medici sono troppo pochi, i concorsi per assumere vanno deserti, il lavoro aumenta sempre di più e la frustrazione pure». La conclusione del sindacato dei medici è durissimo: «Al di là degli slogan, i maquillage e la propaganda: c’è puzza di rana morta e la rana è il Sistema Sanitario».

Arriva subito la replica di Giuseppe Guerra, direttore generale dell’Asl Cn1 che manifesta il suo stupore«perché l’importo annuale, previsto nel bando di gara, è di 6.316.800,00 euro e non di 26 milioni, come incautamente e erroneamente sostenuto dalla Rivetti» ma anche «Stupore perché il valore massimo stimato dell’appalto, comprensivo delle opzioni di rinnovo, proroga, e del cd “quinto d’obbligo” è pari a 24.650.520,00 ed è riferito ad un arco temporale di tre anni (e non di un anno come riferito dalla Rivetti)».

«Mi preme sottolineare – spiega il direttore generale Giuseppe Guerra – che questa azienda, prima di giungere all’indizione della gara d’appalto, ha sempre attivato procedure di reclutamento mediante avvisi di mobilità, per incarichi a tempo determinato, per concorsi pubblici, convenzioni con altre aziende sanitarie, purtroppo senza esito positivo. Solo all’esito negativo di tutte queste procedure e per garantire continuità nell’erogazione dei servizi alla popolazione come nostro preciso dovere istituzionale, l’Asl si è trovata costretta a bandire la gara. Trattasi di una soluzione temporanea, imposta dallo stato di necessità, che comunque, come si evidenzia nel disciplinare, è diretta a selezionare l’appaltatore che si avvale di Medici con migliore professionalità».

La risposta dell’ASL Cn1 continua: «Dovremmo forse chiudere i servizi? Dovremmo ridurre l’assistenza alla popolazione? Dovremmo chiedere ai colleghi di triplicare l’orario di lavoro? Auspico che la dottoressa Rivetti, anche tramite il sindacato nazionale, voglia unirsi all’appello del Servizio Pubblico per trovare soluzioni concrete per disporre di medici specializzati da assumere. Questo ente ed io siamo sempre a disposizione della Rivetti per qualsiasi chiarimento o informazione anche per evitare che questa disinformazione finisca per essere di danno a quegli stessi lavoratori di cui mi pregio di essere collega».