Il nuovo polo scolastico di Peveragno: dove e come sarà

3 febbraio 2022 | 11:10
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Il nuovo polo scolastico di Peveragno: dove e come sarà
Il nuovo polo scolastico di Peveragno: dove e come sarà
Il nuovo polo scolastico di Peveragno: dove e come sarà

Un impianto da oltre 11 milioni di euro complessivi che potrebbe essere pronto in pochi anni

Peveragno. Un cerchio per l’infanzia, un rettangolo per la primaria, un triangolo per la secondaria di primo grado. Ma anche una palestra, un’area verde con impianti sportivi, un parco giochi e persino un auditorium per gli spettacoli. Sono i tratti sommari del nuovo polo scolastico pensato dal Comune di Peveragno, il cui studio di fattibilità è stato presentato in una conferenza stampa nella giornata di ieri, mercoledì 2 febbraio, dall’amministrazione comunale in sala consiliare.

Un’opera da 11.170.000 (8.550.000 solo per i lavori) di euro, il cui progetto è stato realizzato dallo studio Settanta7 (i professionisti Daniele Rangone e Luca Fontana sono intervenuti in collegamento via Zoom), e che verrà realizzata dietro (verso la Bisalta) via del Lazzaretto. “Sono in corso dialoghi con gli attuali proprietari dei terreni affinchè si arrivi ad una soluzione condivisa e non all’esproprio che, pur essendo una possibilità a disposizione dell’amministrazione comunale, è quella a cui non vorremmo dover ricorrere perchè non conviene a nessuno” ha spiegato il sindaco Paolo Renaudi, in sala insieme alla sua vice Vilma Ghigo e al consigliere comunale Flavio Battifollo.

La scelta della location è stata quasi obbligata, quanto meno per la zona. “La presenza di elementi come la Collina di San Giorgio e il torrente Bedale, ma anche di depuratore e cimitero, fanno sì che l’unica area verso la  quale il paese può espandersi è verso sud. Abbiamo dapprima individuato tre opzioni possibili tra le quali abbiamo scelto quella definitiva” ha spiegato Renaudi.

Per reperire i (tanti) fondi necessari alla realizzazione dell’opera sono state individuate tre principali linee di credito. I bandi specifici per scuole materne e palestre del PNNR 2022, il bando triennale di Ministero e Regione sulla programmazione dell’edilizia scolastica e i finanziamenti per l’efficientamento energetico e adeguamento sismico (fondi GSE) per demolzioni e ricostruzioni di edifici. “Inoltre – ha aggiunto il sindaco – il Comune può accendere dei mutui grazie all’operazione di finanza molto attenta fatta in questi anni che ha consentito di andare vicini all’azzeramento degli indebitamenti. Una strada che stiamo continuando a percorrere proprio per avere più possibilità in situazioni come questa”.

Pieno sostegno e totale condivisione sono stati espressi in collegamento via Zoom dalla dirigente scolastica Stefania Di Battista:“Un progetto ambizioso che richiederà molto impegno e lavoro, ma il cui risultato sarà sicuramente un qualcosa di bello che andrà a vantaggio della comunità e della scuola. Siamo dunque contenti che si possa realizzare e, sin da ora, esprimiamo la nostra massima disponibilità, quando partiranno lavori e i sopralluoghi, a fornire il nostro contributo nelle scelte su quale sia la conformazione migliore dal punto di vista didattico e della funzionalità scolastica”.

Per quanto concerne i tempi di realizzazione, tutto (o quasi) dipende chiaramente dalle tempistiche legate al reperimento dei fondi. A precisa domanda, quanto meno su una “forchetta” temporale a cui poter fare indicativamente riferimento, l’architetto Rangone ha spiegato: “con le tecnologie attuali un cantiere come questo può durare 18 mesi. Le incognite dei bandi amplificano la forchetta, ma ragionevolmente i tempi di realizzazione (tutto compreso progettazione, approvazione e realizzazione) potrebbero attestarsi tra i 2 anni e mezzo e i 4 anni  e mezzo per arrivare al collaudo”. Un range che non esclude dunque la possibilità che il nuovo polo scolastico venga inaugurato quando il sindaco non sarà più Paolo Renaudi che, al suo secondo mandato, salvo novità normative, non potrà più candidarsi nel 2025. Un’eventualità che, evidentemente, non tocca minimamente il primo cittadino che, incalzato sull’argomento, ha risposto seccamente: “sarei ugualmente felice di avere fatto qualcosa di utile per la comunità, non faccio il sindaco per tagliare nastri”.