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Confesercenti, il 70 per cento delle Partite IVA lasciate fuori dal Decreto Sostegni

13 aprile 2021 | 08:58
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Confesercenti, il 70 per cento delle Partite IVA lasciate fuori dal Decreto Sostegni

Il direttore generale provincia di Cuneo, dal Bono: “Troppo lento il piano vaccinale. Grazie agli imprenditori che mettono a disposizione i locali per le vaccinazioni e tutelano i loro dipendenti”.

“Purtroppo, nonostante il cambio di colore per la Granda, siamo ancora lontani dal poter intravedere la luce in fondo al tunnel. Siamo comunque fiduciosi, anche se è sempre più difficile, soprattutto per dei sostegni inadeguati da parte del Governo ed un piano vaccinale che non decolla. Ringrazio gli imprenditori che si sono resi disponibili mettendo a disposizione i loro locali e tutelando i dipendenti, ma purtroppo la loro buona volontà non basta ancora”.
Con queste parole il direttore generale di Confesercenti provincia di Cuneo, Nadia dal Bono, evidenzia una situazione ancora critica e all’insegna della precarietà per l’intero comparto imprenditoriale.
“Nonostante la voglia e l’impegno per ricominciare, pare ormai chiaro che con questa gestione non si va da nessuna parte: così non si riparte. Tutte le misure messe in campo per le nostre imprese sono, ad oggi, risultate insufficienti. Il Decreto Sostegni lascia fuori dai contributi il 70% delle Partite IVA, che avevano bisogno di un contributo serio, per garantirne la sopravvivenza”.
“Non era forse più giusto ed equo – sottolinea il direttore Confesercenti – calcolare i sostegni in base proporzionale al calo del fatturato? Non era più realistico? Ma così non è stato, purtroppo, e quindi assisteremo ad una messa a disposizione di risorse economiche che in gran parte rimarranno ferme nelle casse dello Stato e non avranno nessun effetto sul mondo delle piccole e medie imprese che rappresentiamo. Occorre fare molto di più e iniettare risorse nelle imprese, tracciandone il reale utilizzo, che sia esclusivamente destinato al sostegno in beni materiali per ogni singola attività”.
Ecco ciò che occorre per Confesercenti:
“Bisogna dare l’opportunità di posticipare la data del fine moratoria per i finanziamenti in corso – ribadisce dal Bono – poiché rimane la forte preoccupazione che alla fine di questo periodo molti saranno ancor più difficoltà e affanno nel proseguire il loro lavoro. Inoltre è fondamentale accelerare la campagna vaccinale”.
“Le imprese – conclude il direttore generale Confesercenti Cuneo – ogni giorno inventano iniziative nuove, implementano i propri codici Ateco pur di aprire, sempre e comunque in sicurezza: la merce che è nei negozi va venduta e pagata. Nessuno si può permettere di interrompere il ciclo produttivo che fa di tutti noi un anello essenziale dell’intero sistema Paese”.