Garessio saluta il suo ponte. La minoranza: “Giusto così, ma basterà a evitare una nuova alluvione?”

27 ottobre 2020 | 10:17
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Garessio saluta il suo ponte. La minoranza: “Giusto così, ma basterà a evitare una nuova alluvione?”
Foto di Lara Sappa

I consiglieri Carrara, Nasi e Roberi sottolineano: “Chiediamo fin da subito che per la costruzione del nuovo ponte, nel limite del possibile, venga coinvolta nel processo decisionale la popolazione”

“Uno degli scorci più caratteristici di Garessio sta per cambiare radicalmente e per sempre. Il ponte Generale Odasso, compagno silenzioso della vita della borgata del Ponte per più di 150 anni, non ci sarà più. Una decisione sicuramente sofferta, ma indispensabile e necessaria per la sicurezza del paese”.

A parlare sono i consiglieri di minoranza Isaac Carrara, Anna Maria Nasi e Renza Roberi, i quali si congratulano con il sindaco e la sua Giunta “per la rapidità che ha contraddistinto questa soluzione”.

Tuttavia, “vogliamo chiedere all’amministrazione rassicurazioni in merito ad alcuni punti a nostro avviso fondamentali. Anche, ma non solo, in considerazione degli studi già effettuati negli ultimi anni, sarà sufficiente la rimozione e sostituzione del ponte Odasso con un ponte di tipologia diversa per mettere al riparo il paese da futuri eventi eccezionali? La presenza a poca distanza del rio Luvia richiede interventi aggiuntivi sulle sponde del Tanaro?.

Per quanto riguarda invece il progetto del nuovo ponte, che andrà a sostituire la storica infrastruttura garessina, chiediamo fin da subito che nel limite del possibile venga coinvolta nel processo decisionale la popolazione, in modo da evitare di trovarsi, come spesso accade, decisioni calate dall’alto, lontane dalle necessità estetiche e funzionali del paese”.

Infine, rimane ancora da risolvere il problema rappresentato dal ponte della provinciale e, per il bene di una delle industrie più importanti del paese (‘Huvepharma’, ndr), auspichiamo che non tardi troppo la soluzione anche per questo problema. Confidiamo inoltre in una puntuale manutenzione dei canali e rii secondari, in alcuni casi completamente intasati da massi, ramaglie e detriti”.