Le forze piemontesi di centro-sinistra si riuniscono e stabiliscono un primo programma per le Regionali 2024

20 settembre 2023 | 11:01
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Le forze piemontesi di centro-sinistra si riuniscono e stabiliscono un primo programma per le Regionali 2024

Dalla riunione tenutasi ieri nella sede regionale del Partito Democratico è emersa la volontà di costituire un’alternativa credibile ai partiti di destra contrastando il primo nemico, l’astensionismo.

Cuneo. Si è tenuta ieri sera nella sede piemontese del Partito Democratico di Via Coppino a Torino la riunione delle forze politiche e civiche di centro-sinistra in vista delle elezioni regionali in programma la primavera prossima. Alla riunione hanno partecipato Domenico Rossi (Partito Democratico del Piemonte), Fiammetta Rosso (Sinistra Italiana), Mauro Trombin e Mariella Grisà (Europa Verde), Flavio Martino (Più Europa),  Igor Boni (Radicali), Gabriele Salerno (Partito Socialista Italiano), Mario Giaccone (Lista Civica Monviso), Elena Apollonio (Demos), Francesco Tresso (Torino Domani), Alice Ravinale (Sinistra Ecologista), Francesca Druetti (Possibile), Silvio Bo (Centro Democratico) e Alberto Daffara (Volt). I partecipanti hanno espresso il loro pensiero nella seguente nota.

“Più le elezioni si avvicinano più cresce l’urgenza di mettere in campo un’alternativa credibile alle destre. Un’alternativa fondata sui diritti fondamentali che vanno garantiti a tutte e tutti, per evitare che, come sta accadendo in Piemonte, diventino privilegi solo per pochi, a partire dalla sanità.

Il nostro obiettivo principale sarà quello di riportare milioni di persone al voto. Quello dell’astensionismo è il primo partito da sconfiggere in questa tornata elettorale, ma per farlo serve parlare ai piemontesi. Senza politicismi, retorica o illusioni, ma con proposte concrete, visione del futuro e modelli alternativi di gestione del bene comune. 

L’alternativa che abbiamo di fronte è quella tra la speranza di un Piemonte migliore e le continue promesse di una destra incapace di offrire un futuro al nostro territorio. Una destra preoccupata che mira ad anticipare le elezioni regionali solo per convenienze elettorali di parte, senza preoccuparsi di scaricare sui cittadini il costo di un’operazione che sottrarrebbe milioni di euro ai servizi già martoriati di questa regione.

Ci mettiamo in cammino insieme, a partire da questioni concrete che interessano la vita quotidiana dei cittadini piemontesi: difesa e rilancio della sanità pubblica, investimenti per il trasporto pubblico locale, transizione ecologica e digitale, attenzione alle fragilità, istruzione e formazione, impresa e lavoro. Su ciascuna di queste costruiremo iniziative condivise che interesseranno tutta la regione.

Nei prossimi giorni costruiremo una carta dei valori, il punto di partenza per la costruzione di un programma condiviso così come condivideremo tempi e  metodi per l’identificazione del candidato o della candidata Presidente. Ribadiamo che si tratta di un percorso aperto a tutti coloro che con noi condividono la necessità di far cambiare rotta al Piemonte, sempre più in crisi, che invecchia sempre di più e cresce sempre di meno. Nulla è definito a priori e tutto si può decidere insieme. Il nostro è un cantiere aperto e non una casa già costruita. 

A livello nazionale la collaborazione nella lotta al lavoro povero rappresenta un laboratorio che può facilitare l’incontro delle forze politiche su alcuni temi al centro di un programma condiviso anche in Piemonte. Analogamente nel contesto del Consiglio Regionale tanti temi hanno visto lavorare insieme le forze di centrosinistra: difesa della sanità pubblica, tutela del suolo, trasporto pubblico, diritto allo studio, difesa della norma sul Gioco d’Azzardo Patologico e della Legge 194. 

Facciamo un appello alle altre forze politiche e ai movimenti civici che si riconoscono alternativi alla destra di governo nazionale e regionale: si uniscano a questo percorso, a partire dai temi concreti su cui lanceremo le iniziative territoriali. Siamo certi che i punti in comune siano maggiori e più forti di ciò che ci divide.

Nel rispetto dei tempi e delle modalità di lavoro di ciascuna forza politica e civica auspichiamo un cantiere sempre più ampio, consapevoli, però, che per battere questa destra sempre più aggressiva e populista occorre il tempo necessario per costruire una proposta chiara e per presentarla a tutti i piemontesi”.