“Record benzina, in Italia tasse più alte d’Europa: ma Governo Meloni non doveva eliminarle?”

19 agosto 2023 | 16:30
Share0
“Record benzina, in Italia tasse più alte d’Europa: ma Governo Meloni non doveva eliminarle?”

“La Premier si dimostri, ora, conseguente a quanto affermava quando era all’opposizione; diversamente si rivelerà l’ennesimo bluff dei populisti: prima delle elezioni grandi promesse, ma al Governo si scontrano contro la realtà del quotidiano”, scrive Granda in Azione

Scrive Granda in Azione.

“Il coordinamento provinciale di Granda in Azione mostra preoccupazione per la continua oscillazione verso l’alto del prezzo del carburante. Secondo l’analisi del 16 agosto del ministero delle Imprese e del Made in Italy il costo della benzina in modalità self service in autostrada ammonta a 2,019 euro al litro (costo medio) mentre il gasolio 1,928 euro:  si tratta di una oscillazione significativa se si considera che il primo agosto la media dei prezzi era rispettivamente di 1,984 euro e 1,854 euro al litro.

É dallo scorso gennaio che denunciamo, come Granda in Azione,  questa situazione e a farne le spese sono e saranno i contribuenti. Nell’ordine del giorno presentato dai nostri consiglieri provinciali Pietro Danna, Vincenzo Pellegrino e Anna Maria Molinari avevamo avanzato al Governo la specifica richiesta di intervenire al fine di calmierare il prezzo dei carburanti, oggi tra i più cari d’Europa, a causa delle accise più alte d’Europa.

La soluzione che venne adottata dal Governo Draghi nel Marzo 2022 è l’unica misura urgente e funzionale per scongiurare un ulteriore rincaro dei prezzi che negli ultimi tre mesi ha già visto aumentare, in media, un litro di benzina di 13,2 centesimi, mentre 17,7 in più il gasolio.

L’intervento voluto dal presidente Draghi con la riduzione delle accise sul carburante è stato l’unica manovra che ha visto un tangibile ritocco al ribasso del carburante a beneficio delle tante imprese e famiglie, le stesse che, oggi, al rientro dalle vacanze patiranno il costo salatissimo della mancata scelta del governo di ridurre le accise preferendo, invece, imporre ai benzinai, da due settimane, di esporre il prezzo medio regionale, misura che ha sortito l’effetto contrario.

L’obbligo doveva  contrastare le speculazioni dei distributori e aumentare la trasparenza per i clienti, invece dal primo agosto i prezzi di benzina e gasolio sono aumentati quotidianamente, fino a circa 4 centesimi per la benzina e a 7 centesimi per il gasolio sulla rete autostradale. Serve un intervento urgente e chiediamo al Governo di ispirarsi alla soluzione adottata dal Governo Draghi, riducendo le accise.

D’altronde era proprio la attuale presidente Meloni che nel marzo del 2022 affermava che i costi del carburante per i cittadini erano divenuti “insostenibili”, invitando l’allora Esecutivo a ridurre le accise e l’Iva sui carburanti. La Premier si dimostri, ora, conseguente a quanto affermava quando era all’opposizione; diversamente si rivelerà l’ennesimo bluff dei populisti: prima delle elezioni grandi promesse, ma al Governo si scontrano contro la realtà del quotidiano”.