“Paesaggio sfregiato a Limone Piemonte”

23 agosto 2023 | 14:17
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“Paesaggio sfregiato a Limone Piemonte”
“Paesaggio sfregiato a Limone Piemonte”
“Paesaggio sfregiato a Limone Piemonte”
“Paesaggio sfregiato a Limone Piemonte”
“Paesaggio sfregiato a Limone Piemonte”
“Paesaggio sfregiato a Limone Piemonte”

“La cappella di San Giovanni – scrivono i presidenti di alcune associazioni ambientaliste – si trova nella parte alta del vallone omonimo nel Comune di Limone Piemonte. Si tratta di un luogo splendido, in mezzo a boschi e prati a 1200 metri di quota, meta di passeggiate rigeneranti per il corpo e per lo spirito. Dalla cappella, fino a poco tempo fa era possibile godere di un panorama splendido verso il vallone stesso e le montagne circostanti. Ora questo non è più possibile perché il panorama è stato deturpato da un cantiere di una nuova costruzione ad uso residenziale, che limita bruscamente il paesaggio fruibile dalla cappella.

Scrivono Adriana My (presidente Consiglio regionale Italiana Nostra Piemonte), Alberto Collidà (presidente Italia Nostra Cuneo), Patrizia Rossi (presidente Lipu Cuneo), Bruno Piacenza (presidente Legambiente Cuneo), Domenico Sanino (presidente Pro Natura Cuneo), Albino Gosmar (presidente Cuneo Birding).

“La cappella di San Giovanni si trova nella parte alta del vallone omonimo nel Comune di Limone Piemonte. Si tratta di un luogo splendido, in mezzo a boschi e prati a 1200 metri di quota, meta di passeggiate rigeneranti per il corpo e per lo spirito. Dalla cappella, fino a poco tempo fa era possibile godere di un panorama splendido verso il vallone stesso e le montagne circostanti. Ora questo non è più possibile perché il panorama è stato deturpato da un cantiere di una nuova costruzione ad uso residenziale, che limita bruscamente il paesaggio fruibile dalla cappella.

Ci risulta che i titoli edilizi siano regolari: il progetto ha addirittura passato il vaglio della Commissione locale per il paesaggio. Questo fatto ci sembra incredibile, come è stato possibile autorizzare una tale bruttura?

Si dirà che non era possibile fare diversamente perché così prevede il piano regolatore e le norme vigenti. E allora, si modifichino velocemente le leggi perché
non possiamo continuare a perdere territorio e paesaggio”..