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Esodati del Superbonus cuneesi a Torino con una lettera per il Governo

7 agosto 2023 | 14:18
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Esodati del Superbonus cuneesi a Torino con una lettera per il Governo

“Chiediamo al Governo un’azione immediata e concreta, che porti all’ordine del giorno del CdM odierno un decreto urgente per lo sblocco delle cessioni dei crediti e per disporre le necessarie proroghe, nel rispetto di quei cittadini che hanno agito secondo quanto disposto dalle leggi dello Stato e che rivendicano il diritto al legittimo affidamento. Chiediamo al MEF di mandare una circolare urgente, richiesta dalle Regioni, per dare la governance sulla triangolazione tra le banche , le imprese e le società partecipate”, si legge nella lettera

Ci sono anche alcuni “Esodati del Superbonus” cuneesi, insieme a quelli provenienti dalle altre province del Piemonte, in questi minuti davanti alla prefettura di Torino. Sono in attesa di consegnare una lettera urgente per il Governo, che oggi alle 17 ha il Consiglio dei Ministri. Gli Esodati del Superbonus chiedono che nella voce “Varie” della seduta odierna venga inserito il decreto urgente per sbloccare le cessioni dei crediti edilizi.

“Con la presente – si legge nella missiva – vogliamo portare alla Vostra attenzione la gravissima situazione che noi, privati cittadini, piccole e medie imprese del settore edile, tecnici, artigiani, professionisti della Regione Piemonte stiamo attraversando, per aver avviato lavori di ristrutturazione a scopo di efficentamento energetico e consolidamento antisismico secondo le opportunità definite dall’art. 121 del DL 34/2020 e dal DL157/2021. Siamo persone che hanno operato nel pieno rispetto della legge e che oggi, a causa del blocco delle cessioni messo in atto dagli istituti bancari, rischiano il tracollo finanziario con prevedibili gravi conseguenze a catena per tutta l’economia della nostra regione e dell’intero Paese. Migliaia di committenti nella nostra regione si ritrovano oggi con cantieri fermi,case sventrate e inabitabili, esposizioni finanziarie in forma di mutui o prestiti e crediti maturati non cedibili né detraibili per incapienza fiscale; migliaia di piccole imprese, artigiani, professionisti che hanno effettuato lo sconto in fattura hanno i cassetti fiscali pieni di crediti incagliati che avrebbero necessità di monetizzare per recuperare la liquidità necessaria per proseguire la loro attività”.

“L’associazione Esodati del Superbonus – si legge ancora – a seguito di un incontro con il MEF tenutosi il 12/7 e attraverso tre tavoli tecnici,su invito del Ministro Giorgetti, ha inviato più di 10 giorni fa una articolata proposta per sbloccare le cessioni, da inserire in un decreto urgentissimo, di cui però non si è ottenuto riscontro. Le anticipazioni giornalistiche sembrano rivelare che il decreto, che il Governo potrebbe varare nel CdM convocato nella giornata odierna 7 agosto alle ore 17, non darà alcuna risposta ai problemi dei cittadini committenti e delle piccole imprese, degli artigiani, dei professionisti per i quali, a differenza delle grandi imprese edili, gli istituti di credito continuano a tenere bloccate le cessioni. Nel decreto mancherebbero anche le necessarie proroghe che consentirebbero di recuperare i ritardi dovuti al blocco dei cantieri a causa della mancata cessione dei crediti. Mentre le grandi imprese edili riescono a cedere i loro crediti alle principali banche e i committenti con maggiori possibilità economiche riescono a detrarre i crediti maturati, noi siamo sull’orlo di un baratro. Senza interventi adeguati e tempestivi che sostengano la circolazione dei crediti e proroghino le attuali scadenze (estremamente ravvicinate: 30/9 per completare gli edifici unifamiliari, 30/11 per cedere i crediti relativi al 2022 senza perdere l’annualità del 2023), decine di migliaia di famiglie e imprese economicamente più fragili rischiano di ritrovarsi in condizioni analoghe a quelle delle zone colpite da alluvione o terremoto: famiglie senza casa, imprese al fallimento”.

“Per tramite della Prefettura di Torino – conclude la lettera – chiediamo quindi la richiesta al Governo di un’azione immediata e concreta,che porti all’ordine del giorno del CdM odierno un decreto urgente per lo sblocco delle cessioni dei crediti e per disporre le necessarie proroghe, nel rispetto di quei cittadini che hanno agito secondo quanto disposto dalle leggi dello Stato e che rivendicano il diritto al legittimo affidamento. Chiediamo al MEF di mandare una circolare urgente, richiesta dalle Regioni, per dare la governance sulla triangolazione tra le banche , le imprese e le società partecipate”.

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