Cresce l’attesa per il concerto dei Trelilu & Mishkalé al castello Tapparelli d’Azeglio di Lagnasco

24 agosto 2023 | 08:59
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Cresce l’attesa per il concerto dei Trelilu & Mishkalé al castello Tapparelli d’Azeglio di Lagnasco

Martedì prossimo il gruppo piemontese più famoso suonerà assieme alla formazione specializzata nelle sonorità balcaniche e gitane, in uno spettacolo mai visto prima.

Il festival Suoni delle Terre del Monviso si trasferisce in pianura, precisamente nel cortile del Castello Tapparelli d’Azeglio di Lagnasco, per lo show che vedrà sul palco Trelilu & Mishkalè.

L’appuntamento è in programma per martedì 29 agosto alle ore 21 e va ad inserirsi al fianco delle importanti giornate del “D’Acord Fest”, manifestazione che lancia la riapertura dei Castelli Tapparelli e che si svolgerà a Lagnasco dal 20 agosto al 3 settembre. “Mutandem” è il titolo dello spettacolo del gruppo di musica popolare piemontese più famoso d’Italia. In questo tour i Trelilu incontrano i Mishkalè, formazione kletzmer dai trascinanti ritmi balcanici.

Chi dice che esprimersi in dialetto sia una scelta artistica fortemente limitante non conosce i Trelilu. Voce, chitarra, clarinetto e contrabbasso: Roberto Beccaria, Roberto Bella, Piero Ponzo e Francesco Bertone, sono loro i “Lilu”, i tre che sono quattro, Cuneesi doc. Quattro personaggi stralunati, grezzi ed eleganti ad un tempo, fuori moda ma – a modo loro – in anticipo sui tempi. Da trent’anni sulla cresta dell’onda, con un repertorio cantato in lingua piemontese e infarcito di esilaranti italianismi maccheronici con melodie originali che attraversano ogni stile “popolare” sposate a testi irresistibili che miscelano comicità e riflessione. Le canzoni si snodano tra gag e dialoghi d’ invenzione spontanea, sorrette da un uso giocoso degli strumenti, dall’elemento scenico, dalla gestualità e dagli improbabili abiti che sono importante cornice alle storie narrate.

Il Mishkalè è, invece, una realtà consolidata nella world music nazionale, un gruppo che ricrea l’atmosfera delle feste gitane, emoziona con le struggenti melodie klezmer e coinvolge gli spettatori con i ritmi delle danze dell’est Europa e i racconti affascinanti dello shtetl, il villaggio ebraico, con tutti i suoi personaggi. Tra i primi gruppi italiani a dedicarsi, con quindici anni di attività, ai suoni provenienti dell’Est europeo. Si presenta come una tipica orchestrina itinerante (Kapelye); sette musicisti che offrono musiche inebrianti, struggenti, vorticose. Con melodie e ritmi tipici il gruppo porta lo scompiglio dove si trova, facendo ricorso ad un fitto repertorio di brani musicali di origine klezmer, yiddish e gitani, usciti dalle ricche tradizioni di quei popoli che per secoli hanno convissuto nei paesi dell’Europa dell’Est, protagonisti di magnifiche contaminazioni reciproche. Il clima che si crea ai concerti è per il pubblico coinvolgente, pregno di intensità e vitalità. Fuori dagli schemi e dai clichè, il gruppo si muove tra i suoni e i generi con l’allegra libertà dei “musicisti nomadi” inseguendo soltanto la propria ispirazione per creare una musica eclettica, aperta e curiosa, senza frontiere e limiti di nessun genere in un continuo gioco sul filo dell’imprevedibile.

Insomma, la serata di Lagnasco si presenta come un mix di teatro musicale, commedia dell’arte, rinnovo della tradizione dei cantastorie, canzoni popolari inedite: un cocktail di musica e di divertimento tragicomico e surreale per uno spettacolo tra il concerto e il cabaret. I biglietti per la serata sono a disposizione a questo link.