A Castellar il primo Festival della Cucina Popolare Alpina

22 agosto 2023 | 12:31
Share0
A Castellar il primo Festival della Cucina Popolare Alpina

Tra sabato 9 e domenica 10 settembre sarà possibile gustare i prodotti tipici di tutto l’arco alpino, dal Veneto alla Francia, con il cuore, ovviamente, nelle Terre del Monviso.

Non poteva che essere Castellar il luogo scelto per lanciare la prima edizione del Festival della Cucina Popolare Alpina, momento di festa, e momento d’incontro tra i sapori di Veneto, Liguria, Francia, Piemonte e Valle d’Aosta. La nuova festa popolare che prenderà piede il 9 e 10 settembre è frutto del lavoro di squadra tra La Compagnia del Buon Cammino, Il Comitato del Forno & Terres Monviso, con la collaborazione dei consorzi della Valle Bronda – Il Ramassin, la Mela della Valle Bronda, il Pelaverga e le Colline Saluzzesi.

L’idea è tanto potente quanto semplice, affonda le radici nel modo di lavorare che ha contraddistinto il territorio in questi anni: valorizzare la tradizione, con essa offrire occasione di cultura e insieme di socialità, farne il perno di un ricco momento di incontro dove il cibo si fa portatore di storie e idee, dove partecipare significa conoscere e comprendere, il proprio territorio e quelli del nostro arco alpino.

Il Festival avrà inizio alle 17.30 di sabato 9 settembre con l’aperitivo a base di “sprissin”, il mix di Pelaverga e di ramassin della Valle Bronda nato a Castellar dall’intuizione dell’azienda agricola Cucun. A seguire via alle danze: a cena dove si avrà la possibilità di scegliere tra i piatti della cucina alpina proposti da 6 diverse cucine. Basterà acquistare i gettoni e poi scegliere tra 6 piatti, ognuno portatore di una storia e di una tradizione: casonziei da zuca, streppa e caccia là al brusso, il tagliere dell’Ubaye, douce Reinetta con zabaione al Muscat di Chambave e torta di pane, e per chiudere, dalle Terres Monviso, toma e aiolì & acciughe al bagnetto verde o cervo al salmì accompagnato da polenta cotta al forno.

Domenica 10 settembre l’appuntamento sarà anticipato al mattino con il pranzo, a cui seguiranno merenda sinoira e aperitivo serale. Non mancheranno poi momenti di musica e canto nei quali ascoltare e/o danzare con i cori – al sabato sera – e i Destartavelà – domenica a pranzo -, gruppo occitano della Valle Stura. Non mancherà l’outdoor tanto caro al territorio, grazie alla proposta di Compagnia del Buon Cammino e
alle Cattedre della Salute, un mix che unisce amore per il trekking, cura del corpo e gusto di territorio.

Saranno presenti sei cucine tradizionali, provenienti dal Nord Italia e dall’Ubaye, che operando in collaborazione hanno dato vita ad un’offerta di menù completo. Si potrà scegliere tra due proposte di primo piatto, un secondo di carne, taglieri e piatti con affettati e salumi, tre idee di dolce. Liguria: Il primo piatto tipico è quello delle Malghe di Mendatica: streppa e caccia là al brusso. La pasta viene “strappata” in pezzetti ed appiattita con le dita prima di essere “buttata” direttamente nell’acqua bollente insieme a foglie di cavolo, rape e patate. L’aspetto è simile a quello delle orecchiette. Il piatto rientra nella singolare gastronomia etnica detta “Cucina Bianca” perché fatta di farinacei, latticini, ortaggi e prodotti spontanei raccolti camminando sui sentieri della transumanza. Lungo le pendici delle Alpi Marittime, la secolare transumanza agricola e pastorale ha unito le popolazioni della montagna ligure, del cuneese e delle valli occitane.

Francia – Ubaye:  per la carne ci si sposterà dai nostri vicini di casa francesi, più precisamente a Barcelonnette con Arnaud e Carolane. Dal loro food truck “Chomp Chomp” proporranno due offerte di tagliere. Il primo composto da: terrina di agnello di Ubaye, verdure di zucchine e carote fresche, un pezzo di pane della Valle, formaggio con olio di alpe ed erbe della Provenza, patè di melanzane (aubergine) con olio di oliva e aglio. Il secondo fatto di: formaggio di capra alla piastra con le erbe di Valle e miele, salumi della Valle tra cui salsiccia. Piemonte – Terres Monviso: si torna in casa con i prodotti tipici delle Terre del Monviso a comporre due piatti semplici, ma estremamente gustosi, tipici della cucina popolare valliva: Piatto di patate, toma e aiolì; Piatto con panino ripieno di acciughe al bagnetto verde. Anche il Comitato del Forno di Castellar, grazie alla collaborazione tra concittadini, farà la sua proposta: secondo di carne con cervo al salmì accompagnato da polenta cotta al forno.

Valle d’Aosta:  infine, tris di dolci direttamente dalla bassa Valle d’Aosta, Valle del Lys e Ayas. Il piatto sarà composto da una fetta di Douce Reinetta con zabaione al Muscat di Chambave e torta di pane. La Douce Reinetta ha l’aspetto di un panettone artigianale a cui la combinazione di mela renetta e vino Muscat di Chambave conferisce una sensazione di fresco. Al suo interno contiene fette di mela non sbucciata e candita, perfetto per essere consumato tutto l’anno. Lo zabaione al Muscat di Chambave è preparato con il Moscato bianco dei vigneti delle colline valdostane, vino giallo paglierino brillante di buon corpo. La torta di pane è un dolce della tradizione contadina realizzato
con il pane raffermo ammollato nel latte caldo a cui si aggiungono uova, amaretti, zucchero, pinoli e uvetta. Infine il Veneto: il viaggio tra i sentieri e le vie delle Alpi inizierà con il primo piatto delle Dolomiti Bellunesi: i casonziei da zuca. Si tratta di un piatto basato sui prodotti della terra, che veniva cucinato in occasioni importanti e momenti in cui le famiglie si riunivano. Ravioli dalla forma tipicamente a mezzaluna e ripieni di zucca, nella tradizione agordina venivano conditi con ricotta affumicata, burro fuso e uno speciale “miele” che si ottiene cuocendo a lungo e lentamente l’acqua che la zucca rilascia durante la cottura.