L’aria di Cuneo è in ottima forma

18 luglio 2023 | 11:18
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L’aria di Cuneo è in ottima forma

Secondo i dati rilasciati da Arpa Piemonte sia nel capoluogo sia nella Granda i livelli di ossidi di azoto sono ampiamente al di sotto di ogni criticità.

L’aria di Cuneo è pulita, anzi molto pulita. Non solo rispetta i limiti in vigore, ma li rispetterebbe anche se venisse introdotta la normativa europea di cui si sta discutendo e che sarebbe molto stringente rispetto ai limiti consentiti per le percentuali di emissioni di biossido di azoto.

L’Arpa, Azienda regionale per la protezione ambientale, cioè l’ente preposto e competente in materia di rilevamenti e analisi della qualità dell’aria, in un report espressamente richiesto dall’Amministrazione e datato 1 giugno, ha reso noto che i livelli di biossido di azoto in città sono assolutamente contenuti. L’Amministrazione si era rivolta all’Arpa per verificare se fosse fondato quanto descritto da Legambiente l’11 maggio scorso nella diffida rivolta alla Sindaca circa la qualità dell’aria su Piazza Europa. Alla luce dei dati di Arpa, emerge che quanto sostenuto da Legambiente è sostanzialmente non fondato e non supportato da dati scientificamente validati. Il dibattito politico anche acceso è legittimo; non è giustificabile invece l’uso di dati non comprovati dalle autorità competenti e la loro diffusione, che genera preoccupazione nella cittadinanza sul rischio salute.

Scrive infatti Arpa nel suo report che il dettaglio delle concentrazioni medie annue di biossido di azoto rilevate a Cuneo, così come in tutte le stazioni della rete provinciale attive nel 2022, indica che il limite di concentrazione degli ossidi di azoto (che deve restare entro i 40 μg/m3 nella media annuale) negli anni 2002-2022 è stato ampiamente rispettato sia in città, sia in tutto il territorio provinciale. Non solo, tutte le stazioni hanno rilevato una significativa riduzione nel tempo delle concentrazioni di biossido di azoto. Si precisa che la stazione di rilevamento di Cuneo (Cuneo-Alpini) è posta in corso Galileo Ferraris, quindi a pochissima distanza da Piazza Europa e le misurazioni effettuate sono riconosciute dalla stessa Agenzia regionale rilevanti e significative anche per l’area di Piazza Europa. Inoltre i dati Arpa sono elaborati, verificati statisticamente e validati secondo procedure consolidate e condivise.

Così pure è stata ampiamente rispettata la normativa secondo cui il limite di 200 μg/m3 in media su un’ora non può essere superato più di 18 volte all’anno: anche questo limite risulta ampiamente rispettato nel 2022 in Cuneo città (come in tutti i siti della provincia). Addirittura i valori delle massime concentrazioni orarie registrate sono inferiori alla metà del limite normativo e la concentrazione massima oraria del 2022 è stata registrata 1 volta e corrispondeva a 98 μg/m3

Proprio i rilevamenti della stazione di Cuneo hanno mostrato che le concentrazioni orarie misurate dal 2003 al 2022 sono andate progressivamente diminuendo e il 2022 è stato l’anno con i livelli più bassi di NO2. Significa perciò che quanto riportato nella diffida di Legambiente è fuorviante e i valori misurati non sono di per sé tali da comportare un incremento del rischio di mortalità in ragione della qualità dell’aria respirata da chi abita a Cuneo e nello specifico nella zona di Piazza Europa.

E si può quindi affermare, con cognizione di causa e con serenità, a beneficio dei cittadini che erano stati messi in allarme per la propria salute, che l’aria di Cuneo, e quindi di Piazza Europa, rispetta di gran lunga i limiti stabiliti dall’attuale normativa della qualità dell’aria per il biossido di azoto (in attuazione della direttiva europea 2008/50/CE) e li rispetterebbe anche nel caso in cui la Commissione europea abbassasse entro il 2030 il limite di concentrazione per il biossido di azoto a 20 μg/m³ per la media annuale e a 50 μg/m³ per la media giornaliera, da non superare più di 18 volte in un anno.

Così commenta l’assessore all’ambiente Gianfranco Demichelis: “Ci rasserena molto quanto ci ha comunicato Arpa. La diffida di Legambiente aveva generato preoccupazione, ma fortunatamente la situazione è profondamente diversa. L’impegno di questa Amministrazione come di quelle precedenti è di lavorare su più fronti e agire responsabilmente rispetto ai temi di salvaguardia ambientale a tutto tondo. Gli obiettivi sono chiari, le scelte coerenti, nonostante il discredito che a volte viene gettato”.

Va reso noto in questa occasione, che ha ricevuto parere negativo anche l’esposto – sottoscritto dal Coordinamento delle associazioni ambientaliste Legambiente, LIPU, Pro Natura Cuneo, Cuneo Birding, Italia Nostra – presentato alla Soprintendenza affinché Piazza Europa venisse dichiarata bene culturale in base al D.Lgs. n.42/2004 (Codice dei beni Culturali e del Paesaggio). La Soprintendenza Archeologica belle Arti e Paesaggio, ricordando che la Piazza è stata realizzata nel 1969-1970 su progetto del geometra Fiorenzo Toselli, non ha riconosciuto “i requisiti di vetustà” che le conferirebbero “interesse culturale”.