In tanti alla seconda delle veglie nei cortili a conversare in dialetto peveragnese

La seconda serata del ciclo 2023 di «Endouma en vie», «Andiamo alla veglia», «incontri per dialogare in peveragnese», organizzati dalla Associazione «Il Ricetto», dai «Gai Saber», dalla «Compagnia del Birùn» e dalla biblioteca civica di Peveragno, stavolta, martedì 25 luglio, nel giardino dei coniugi Rapa-Bosonetto (da sempre impegnati nella cultura locale), ha visto ripetersi la grande partecipazione ottenuta dal precedente momento, il 4 luglio, davanti alla Confraternita del ricetto, San Pietro in Vincoli.

Si è partiti con la lettura di un testo di invenzione (nello stile si vedeva la mano di Chiara Bosonetto, in lavoro, in italiano, delle scuole, seconda elementare, seguendo bando sulle lingue minoritarie dei «Gai Saber») tradotto in peveragnese dal titolo «Maté ël panatée», «Matteo il panettiere».

L’iniziativa, che si annunciava di taglio «letterario», è proseguita con vari interventi e racconti di ricordi di infanzia e giovinezza di qualche annetto fa o di episodi di vita di paese, aneddoti (più o meno veritieri, antichi e recenti) su botteghe e negozianti, varie divagazioni (al solito). Non è mancato qualche racconto del periodo dell’invasione tedesca. Interessanti son stati gli interventi di alcuni «forestieri» (persone arrivate da Boves, Mondovì, Langhe e Torino) sulla loro esperienza nei primi anni di vita in paese, dovendo fare i conti con un dialetto non sempre comprensibile. La serata si è conclusa con la lettura del racconto dal testo del libretto dello storico spettacolo teatrale «Mafalda», della «Compagnia del Birùn, «Dalla terza classe» (storia di abitante di Montefallonio reduce da festa a Boves, con le bestie che hanno fame ed i suoi diventano parole peveragnesi).

L’ultimo appuntamento della serie è fissato per martedì 29 agosto, già alle porte dell’autunno…