“Il sogno della ferrovia si sta trasformando in un incubo”

17 luglio 2023 | 14:35
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“Il sogno della ferrovia si sta trasformando in un incubo”
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“Il sogno della ferrovia si sta trasformando in un incubo”
“Il sogno della ferrovia si sta trasformando in un incubo”
“Il sogno della ferrovia si sta trasformando in un incubo”
“Il sogno della ferrovia si sta trasformando in un incubo”

“L’inutilizzo dell’infrastruttura e l’assenza di un presidio costante sulla linea stanno trasformando irrimediabilmente l’area in una landa desolata, piena di rovi e di rifiuti…ma la cosa peggiore é che gli edifici un tempo a servizio della linea si stanno deteriorando a vista d’occhio. É molto deprimente vedere edifici storici, con un certo pregio architettonico, lasciati andare così”, scrive Lorenzo Busciglio, sindaco di Beinette

Scrive Lorenzo Busciglio, sindaco di Beinette.

Ogni anno é sempre peggio. Il sogno della ferrovia, evocato nel consiglio comunale di Cuneo nell’estate del 2020 quando all’ordine del giorno vi era la proposta beinettese di trasformare in modo reversibile la tratta ferroviaria Cuneo-Mondoví in pista ciclabile, si sta trasformando in un incubo. L’inutilizzo dell’infrastruttura e l’assenza di un presidio costante sulla linea stanno trasformando irrimediabilmente l’area in una landa desolata, piena di rovi e di rifiuti…ma la cosa peggiore é che gli edifici un tempo a servizio della linea si stanno deteriorando a vista d’occhio. É molto deprimente vedere edifici storici, con un certo pregio architettonico, lasciati andare così. Il Comune di Beinette sta valutando l’utilizzo in comodato d’uso del magazzino, ma rispetto a qualche anno fa i lavori da fare per renderlo agibile sono diventati più gravosi.

Da più di un anno la tratta Cuneo-Mondovì é stata inserita nell’elenco delle linee storiche, ma la situazione é restata la stessa, anzi, come pensavamo, é peggiorata perché si é anestetizzato il problema mettendo una pietra tombale sul dibattito in merito a possibili utilizzi alternativi della linea. Nel corso di questi anni ho capito che la ferrovia é rimasto un tema “ideologico”: molto spesso chi ne parla, lo fa per dare voce a propri principi e valori, sacrosanti, per carità, ma bisognosi comunque di una contestualizzazione nella realtà locale. Nessuno é contrario al treno in termini generali, ci mancherebbe! Ma, se si conoscono i costi del servizio su ferro rispetto a quelli su gomma, l’utenza potenziale della linea in assenza di stravolgimenti del trasporto pubblico locale, le caratteristiche stesse della linea che non entra mai, se non a Beinette, nel centro urbano dei comuni coinvolti, il fatto che la stessa non sia stata inserita nell’ultimo contratto di servizio della Regione Piemonte e neanche in una linea di investimento del PNRR, non si può che concludere che questa linea ferroviaria molto facilmente, anzi quasi sicuramente, non aprirà più nei prossimi decenni”.