Gestazione per altri, i Radicali cuneesi: “I parlamentari del territorio prendano una posizione”

25 luglio 2023 | 11:01
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Gestazione per altri, i Radicali cuneesi: “I parlamentari del territorio prendano una posizione”

L’associazione Gianfranco Donadei in una nota ufficiale definisce “conservatrice ed antiquata” la linea politica adottata da PD, Italia Viva ed Azione e invita i rappresentanti della Granda in Parlamento a “rigettare la deriva propagandistica del governo”.

I Radicali cuneesi tornano sulla questione della Gestazione per altri, criticando in modo particolare le posizioni dei partiti a rigor di logica più progressisti ed aperti riguardo a tali tematiche di stringente attualità.

Scrivono in una nota Filippo Blengino, Alexandra Casu e Raffaele Fiorito, rispettivamente Segretario, Tesoriera e Presidente di Radicali Cuneo “G. Donadei” : “Partito Democratico, Italia Viva e Azione: tre partiti che si definiscono progressisti o liberali ma che sul tema gestazione per altri hanno una linea conservatrice e antiquata. Noi radicali non solo riteniamo un orrore giuridico la proposta del Governo di istituire un reato universale, ma crediamo che sia fondamentale sostenere l’emendamento presentato da Riccardo Magi con l’obiettivo di regolamentare la GPA e di evitare ogni forma di sfruttamento. Come noi, secondo un recente sondaggio di Repubblica, la pensano la maggioranza degli italiani”.

“Questo Governo, anche grazie ad un’opposizione poco efficace, pretende di rispondere ai fenomeni con il proibizionismo su ogni cosa – proseguono i radicali -. La donna viene spesso vissuta come un soggetto non capace di decidere sul proprio corpo fino in fondo. La proposta di legge presentata dell’Associazione Luca Coscioni è molto chiara nel definire i limiti e nello stabilire la gratuità della prestazione. Le forze politiche di destra, su questo tema, continuano a soffiare sul vento della demagogia, ma centro e centro-sinistra non hanno il coraggio di esporsi fino in fondo. Invitiamo quindi i parlamentari del territorio, ad incominciare da quelli a noi più vicini, a rigettare con forza la deriva propagandistica del Governo, sostenendo l’emendamento di Riccardo Magi alla Camera sulla regolamentazione ed evitando l’incoerenza di dire no al reato universale ma sì a quello nazionale” , concludono i radicali.