la vostra storia |
Provincia di Cuneo
/
Scuola
/

L’esperienza della studentessa francese Norah al “Denina Pellico Rivoira” di Saluzzo

11 maggio 2023 | 08:03
Share0
L’esperienza della studentessa francese Norah al “Denina Pellico Rivoira” di Saluzzo

“Questo soggiorno mi ha permesso di incontrate persone meravigliose che hanno cercato di farmi superare la mia timidezza, di confrontarmi con altri modi di essere e di vivere con una famiglia eccezionale. Purtroppo quest’esperienza è terminata, ma la consiglio a tutte le persone che hanno voglia di scoprire nuovi orizzonti e una nuova cultura”

E’ partita da qualche giorno Norah, la corrispondente francese di Carola Nasi, alunna della VC RIM del Denina Pellico Rivoira. Norah è una studentessa del Lycée Saint-Pierre di Cusset, scuola con cui il Dirigente è in contatto tramite il portale Etwinning per organizzare scambi culturali e che aveva visitato a novembre in compagnia delle insegnanti di francese Giuseppina Bonardi e Floriana Pais.

L’11 marzo Carola era tornata dall’Auvergne dopo essere stata ospite di Norah due settimane e ora è stata la volta della ragazza francese di essere ospite di Carola. Norah Menon ha frequentato per due settimane l’Istituto Denina Pellico Rivoira e commenta così l’esperienza: “Dopo aver sperimentato per 15 giorni la “dolce vita” italiana, posso finalmente affermare che è molto differente dalla nostra quotidianità che, in confronto, può sembrare più cupa e triste. Il contatto con modo di vita italiano mi ha permesso di approcciarmi a una nuova cultura ricca e amichevole che merita di essere conosciuta da tutti. Durante questo soggiorno ho particolarmente apprezzato l’atmosfera che regnava attorno a me e la simpatia di molte persone incontrate. Questo mi ha permesso di sentirmi a mio agio in un ambiente diverso dal mio. Il primo giorno ho trovato strano il fatto di fare lezione solo il mattina, ma ora mi sono abituata: ci sono molti vantaggi. Un altro elemento del sistema scolastico italiano che mi è subito saltato agli occhi è il rapporto di simpatia che c’è tra gli allievi e i professori che permette di formare un’unità più solida e un maggior sviluppo dell’apprendimento. L’approccio è totalmente differente del sistema scolastico francese, basato soprattutto su prendere dei voti ed ascoltare la lezione. Ho avuto una buona integrazione nella mia famiglia ospitante e ho apprezzato il fatto che mi parlassero anche in francese. Questo mi ha aiutato a non sentirmi a disagio e a capire e partecipare alle conversazioni. Questo soggiorno mi ha permesso di incontrate persone meravigliose che hanno cercato di farmi superare la mia timidezza, di confrontarmi con altri modi di essere e di vivere con una famiglia eccezionale. Purtroppo quest’esperienza è terminata, ma la consiglio a tutte le persone che hanno voglia di scoprire nuovi orizzonti e una nuova cultura”.