I Radicali cuneesi portano le persone all’interno delle carceri

15 maggio 2023 | 11:30
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I Radicali cuneesi portano le persone all’interno delle carceri

Anche l’Associazione Gianfranco Donadei ha aderito alla campagna nazionale “Devi vedere” che si propone di abbattere tutti i tabù ancora in vigore sulle carceri attraverso la partecipazione diretta.

Anche l’Associazione Radicali Cuneo – Gianfranco Donadei aderisce all’iniziativa nazionale “Devi vedere” promossa dai Radicali Italiani. Un progetto che si propone di abbattere tutti i tabù che ancora concernono le carceri e i loro detenuti portando la popolazione al loro interno.

L’intento dell’iniziativa è stato ben spiegato dal segretario dell’Associazione Filippo Blengino in una conferenza stampa venerdì scorso (disponibile integralmente a questo link). Ad oggi nelle strutture carcerarie possono entrare solamente pochissime categorie di professionisti (su tutti parlamentari e consiglieri regionali) e sporadicamente qualche gruppo politico (come gli stessi radicali, con i cuneesi che lo scorso inverno hanno visitato tutte le case circondariali della Granda), ma difficilmente i cittadini comuni. Una situazione anomala per un “luogo pubblico, esattamente come le scuole o le asl” come ha sottolineato Blengino, che ha aggiunto come un diretto coinvolgimento della popolazione all’interno dei programmi di visite potrebbe comportare enormi vantaggi per tutti, detenuti, gestori delle strutture e cittadini.

L’iniziativa “Devi vedere” rientra all’interno delle campagne a tema carcerario portate avanti da tempo da parte dei Radicali: l’abolizione del 41 bis, considerato anti-costituzionale, la depenalizzazione dei reati minori e l’aumento delle attività rieducative e del numero di detenuti coinvolti in quelle già esistenti. Nella conferenza, a titolo di esempio della poca conoscenza che globalmente l’opinione pubblica ha delle carceri, Blengino si è soffermato su alcuni casi particolari nelle strutture della Granda, come quella di Alba, che in quanto “casa lavoro” ospita degli internati che soffrono di malattie psichiatriche (“che dovrebbero essere ovunque tranne che lì dentro” sottolinea Blengino) e quella di Saluzzo, completamente isolata dal centro cittadino, quasi fosse un mondo a parte. Dello stesso tenore anche l’intervento di Alice Depetro, membro dell’Associazione, che ha sottolineato come “Devi vedere” non sia soltanto un’iniziativa politica, ma abbia anche un alto valore culturale, per andare a fondo su una realtà troppo spesso preclusa ai più.

Per aderire all’iniziativa manifestando la propria volontà di visitare le carceri, occorre compilare il form sul portale dedicato (a questo link), inserendo i propri recapiti e la propria regione di residenza. Gli interessati saranno poi ricontattati dal comitato organizzatore che avvierà un percorso di preparazione alla visita, momento molto intenso e delicato, in modo da fornire tutte le informazioni e i consigli utili agli interessati.