Amorisco contro il vitalizio dato dal Presidente Meloni agli illustri personaggi

17 aprile 2023 | 18:47
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Amorisco contro il vitalizio dato dal Presidente Meloni agli illustri personaggi

Domenico Amorisco sindaco del Comune montano di Casteldelfino: “[…]chiedo alla presidente Meloni se i complessivi 72 mila euro annui da Lei regalati a questa categoria di illustri personaggi di registi, attori o scrittori per tutti gli anni della loro residuale vita terrena non sia una forma camuffata di stare “sul divano con il reddito di cittadinanza senza lavorare?”

Apprendiamo dal comunicato-stampa del Consiglio dei ministri n.27 che “nella riunione del 6 aprile 2023 il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, ha deliberato la concessione di un assegno straordinario vitalizio, ai sensi della legge 8 agosto 1985 n. 440 (legge Bacchelli), in favore di Maria Luisa Abbate (in arte Maria Luisa Santella), attrice, scrittrice e regista, Alberto Mari poeta, scrittore e artista visivo e Antonella Ponziani attrice e regista.”

La notizia dell’assegno straordinario vitalizio, ignorata dai maggiori quotidiani di parte governativa e anche dagli altri Organi di Stampa ha suscitato, però, l’attenzione del sindaco montano di Casteldelfino Domenico Amorisco che, in merito spiega: “Sono quattro i requisiti per poterne beneficiare della Legge Bacchelli su apposita richiesta e cioè essere cittadini italiani, essere in stato di particolare necessità economica, non aver riportato condanne penali irrevocabili con conseguente interdizione dai pubblici uffici e, infine, aver dato lustro al Paese (ITALIA) in vari ambiti, a livello nazionale e internazionale. Se sussistono questi presupposti è possibile far domanda per chiedere l’assegnazione del relativo vitalizio, il cui importo massimo è di 24 mila euro annui!”

Prosegue il primo cittadino di Casteldelfino: “Senza voler entrare nel merito del provvedimento nel chiedere il perché questi illustri personaggi, dalle loro professioni di lauti guadagni, sono poi passati allo stato di particolare necessità economica o con quali opere librarie o raccolte di poesie o film vari o magari con quali tessere di partito, è il caso di aggiungere, hanno dato lustro al paese Italia,  chiedo alla presidente Meloni se i complessivi 72 mila euro annui da Lei  regalati a questa categoria di illustri personaggi di registi, attori o scrittori per tutti gli anni della loro residuale vita terrena non sia una forma camuffata di stare “sul divano con il reddito di cittadinanza senza lavorare? Se l’abolizione del reddito di cittadinanza è stato uno dei primi provvedimenti dei Fratelli d’Italia al Governo, perché non abolire anche questa concessione discrezionale del vitalizio, di cui la Meloni fa uso, ai personaggi che si presume hanno dato lustro al Paese? Con il taglio di questa parte di spesa pubblica, forse, a beneficio di un Comune montano ed in particolare del Comune di Casteldelfino di soli 143 abitanti a quota 1300 metri di altitudine ignorato nella politica dei finanziamenti pubblici, si potrebbe risolvere il problema della carenza di qualche servizio o infrastruttura perché, bisogna riconoscere, sono proprio i nativi e residenti in montagna ad onorare con la loro presenza il proprio territorio che poi è territorio del Paese Italia”.