PD Cuneo contro la Regione sui canoni idrici: “Impatta pesantemente su bilancio provinciale”

8 marzo 2023 | 08:30
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PD Cuneo contro la Regione sui canoni idrici: “Impatta pesantemente su bilancio provinciale”

Dopo l’approvazione del bilancio preventivo provinciale di lunedì, gli esponenti del Partito Democratico criticano la suddivisione dei 3,9 milioni di euro destinati dalla Regione ai canoni di derivazione delle acque pubbliche.

Lunedì è stato approvato il bilancio preventivo della Provincia di Cuneo, che ha tenuto conto di tutte le indicazioni provenienti dalla Regione, compreso quelle sulla suddivisione dei 3,9 milioni di euro stanziati per i canoni sulle derivazioni delle acque. Una spartizione considerata iniqua dalla sezione provinciale del Partito Democratico, che in una nota ha espresso tutto il proprio dissenso nei confronti delle strategie regionali in merito.

“L’intesa raggiunta con la Regione sottrae comunque alla Provincia 2 milioni di euro e conferma che c’è un problema tutto politico. – sottolineano i dem – Cirio non poteva certo stravolgere la decisione di destinare direttamente ai comuni montani tali importanti risorse perché avrebbe sconfessato l’uomo forte della sua maggioranza, Paolo Bongioanni di Fratelli d’Italia, che si muove ormai da Presidente della Provincia in pectore. Non si poteva nemmeno rischiare di finire in tribunale per la verifica di legittimità delle modifiche introdotte dalla Regione. E così la Provincia di Cuneo si dovrà accontentare di 1 milione e 900 mila euro, di cui 400.000 per di più già destinati alle strade bianche, seppur dietro bando pubblico e non più su semplice indicazione della politica.

‘Una buona mediazione col ‘metodo Cuneo’ – secondo il presidente Robaldo – che tiene conto delle esigenze del territorio’. La conferma che la Regione vuole ridurre i margini di azione dell’ente Provincia, a nostro sommesso parere, mortificando quell’approccio strategico che dovrebbe informare la manutenzione della viabilità. Dividere a metà i 4 milioni di euro contesi è una soluzione che può andare bene quest’anno, nell’urgenza di mettere in sicurezza il bilancio provinciale, ma di cui non ci si può accontentare per il futuro. Si dovrà senz’altro insistere affinché la Regione riconosca al cuneese tutte le risorse delle grandi derivazioni, al pari delle altre province piemontesi.