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Le grandi opere come il Ponte sullo Stretto? In montagna mancano le infrastrutture di base

26 marzo 2023 | 10:32
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Le grandi opere come il Ponte sullo Stretto? In montagna mancano le infrastrutture di base

Domenico Amorisco sindaco di Casteldelfino: “Formulo, pertanto, l’invito ufficiale al ministro Salvini di venire a Casteldelfino per rendersi conto di quanto siano vitali per la sopravvivenza le infrastrutture dei piccoli Comuni montani e per la difesa delle popolazioni a valle.”

È notizia di alcuni giorni scorsi che il Governo della presidente Meloni ha varato il decreto, voluto da Matteo Salvini ministro della Infrastrutture, per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, dettando i tempi dell’adeguamento del progetto definitivo del 2011 alle nuove norme tecniche, di sicurezza e ambientali, entro la fine del mese di luglio 2024.
Le notizie circolanti sul web parlano anche di una spesa, a tutt’oggi, di 1,3 miliardi di euro. Le stesse notizie circolanti sul web ipotizzano, per la sua realizzazione, una spesa di 4 miliardi o addirittura 7 miliardi e tempi di realizzazione in un decennio trattandosi di un ponte a campata unica di ben 3,5 Km.
Le spese già sostenute e ipotizzate per il futuro hanno suscitato la reazione del sindaco di Casteldelfino Domenico Amorisco, sempre attento ai problemi della montagna trascurati e lasciati nel dimenticatoio dal Governo centrale, il quale in merito commenta: “Il ponte sullo Stretto? A Casteldelfino invece…. neanche un camion di sabbia! Formulo, pertanto, l’invito ufficiale al ministro Salvini di venire a Casteldelfino per rendersi conto che il finanziamento di una millesima parte di quei miliardi del ponte, dirottati sui piccoli comuni montani a oltre 1300 m. di altitudine, per le diverse infrastrutture di cui hanno vitale bisogno, in ben più corti tempi tecnici, possono ridare vita a quelle comunità in via di estinzione con la conseguente scomparsa del rischio di perdere i preziosi presidi di sicurezza e di difesa, quali sono i piccoli comuni montani oltre i 1000 metri di altitudine, per le popolazioni a valle”.
Ma il primo cittadino della Capitale della Castellata aggiunge: “ Forse lo sparuto numero di voti che i piccoli Comuni montani, in caso di finanziamento di qualche infrastruttura ai piccoli Comuni montani non conteranno tanto di fronte a quelli delle popolazioni delle due regioni, Sicilia e Calabria, interessate al collegamento del ponte, però, è mia convinzione personale, che il finanziamento ai piccoli Comuni montani di quella parte millesimale dei miliardi del ponte mieterebbe tantissimi voti pro Salvini anche in quella stragrande maggioranza degli Italiani che non accettano la faraonica e costosissima opera del Ponte sullo Stretto perché vedranno il Salvini del Ponte sullo Stretto promotore anche del finanziamento delle infrastrutture dei piccoli Comuni montani di alta quota, fra i quali c’è anche Casteldelfino con i suoi 143 abitanti e con le sue infrastrutture, sempre in fondo ad ogni graduatoria, come l’area attrezzata a camper di € 1.400.000,00 euro, i lavori di messa in sicurezza fabbricato denominato “Mater Dei” per la realizzazione di un Centro Giovani di 980.000 euro, i lavori di rigenerazione del centro storico di Casteldelfino di 480.000,00 e i lavori di mesa in sicurezza del muro di contenimento della piazza antistante la Caserma Bricherasio di altri 480.000.00 euro. Caro Salvini ti aspetto a Casteldelfino.”