Cuneo, Manassero: “Parteciperò all’assemblea dei sindaci sul tema dei diritti delle persone LGBT+”

31 marzo 2023 | 13:30
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Cuneo, Manassero: “Parteciperò all’assemblea dei sindaci sul tema dei diritti delle persone LGBT+”

La prima cittadina di Cuneo aderirà all’iniziativa promossa dal sindaco di Torino Stefano Lo Russo per discutere su come colmare il divario esistente tra le norme e le vite reali delle persone.

Cuneo. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, con i Radicali cuneesi in prima fila, riguardo la mancata presa di posizione da parte dell’amministrazione comunale a seguito del mancato riconoscimento dei figli per le coppie omogenitoriali, la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero si è per la prima volta espressa sull’argomento attraverso una nota ufficiale, nella quale ha dichiarato che parteciperà all’assemblea dei sindaci organizzata dal primo cittadino di Torino Stefano Lo Russo per discutere dei diritti delle persone LGBT+.

Ecco le parole della Manassero: “Parteciperò, il 12 maggio prossimo, all’assemblea dei sindaci e delle sindache sul tema dei diritti delle persone LGBT+ e delle loro famiglie, su iniziativa del primo cittadino di Torino Stefano Lo Russo. C’è da colmare un divario tra ciò che ammettono le norme e la vita reale delle persone, un divario tale per cui i principi costituzionali di uguaglianza e tutela della dignità della persona oggi non sono più garantiti per tutti.

Anche noi, al Comune di Cuneo, abbiamo ricevuto richieste di riconoscimento dei figli da parte di coppie omogenitoriali: con grande dispiacere non abbiamo ancora potuto esaudirle, per la mancanza di una legge che lo permetta. Per questo, insieme agli altri sindaci e sindache, mi impegno a lavorare perché al più presto si scriva una norma che consenta il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali e il matrimonio egualitario, con il conseguente accesso alle adozioni così come previsto per le coppie eterosessuali.

Ieri il Parlamento Ue – in una risoluzione sullo stato di diritto nell’Ue – ha “condannato le istruzioni impartite dal governo italiano al comune di Milano di non registrare più i figli di coppie omogenitoriali”, perché ciò “porterà inevitabilmente alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”, in diretta violazione diretta dei diritti dei minori previsti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989″.