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Provincia di Cuneo
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Tre curiosità sulla Baìo che forse non conosci ancora…

2 febbraio 2023 | 08:33
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Tre curiosità sulla Baìo che forse non conosci ancora…
Tre curiosità sulla Baìo che forse non conosci ancora…
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Tre curiosità sulla Baìo che forse non conosci ancora…
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Sulla tradizione della Baìo di Sampeyre sapete già tutto, ma alcune cose forse no…

La Baìo di Sampeyre è sulla bocca di tutti, mancano pochissimi giorni alla prima giornata, quella del 5 febbraio. Si è parlato spesso della tradizione e della sua storia, conosciamo i figuranti che sfileranno, il programma della giornata e tutti i colori che circondano questa manifestazione tanto amata. Quello che forse non tutti sanno sono 3 curiosità che ruotano intorno al mondo delle Baìo di Sampeyre o meglio a quelle che un tempo furono le Baìo della Valle Varaita. Infatti, non esisteva solo quella di Sampeyre che è una delle poche che è sopravvissuta con la sua tradizione negli anni, ma tutta la Val Varaita e non solo, celebrava questa antica tradizione che prendeva origine dalle Compagnie o Abbadie della Gioventù. Ogni località della Val Varaita aveva la propria Baìo che veniva festeggiata in maniera simile, con alcune differenze, in ogni paese. Ecco a voi 3 curiosità sulle Baìo che forse non conoscevate, ma che potrete scoprire all’INFO POINT di Casteldelfino sabato 4 febbraio e sabato 11 febbraio dalle 14 alle 19.

Curiosità 1 – Tutte le Baìo furono vietate con l’editto di Carlo Alberto nel 1834. Tutti gli Abà di tutte le Baìo furono convocati a Saluzzo dal comandante militare per prendere atto della soppressione delle Abbadie della Gioventù. Ogni territorio reagì a suo modo: alcuni restituirono il loro vessillo, cessando così di esistere, altri modificarono la propria natura. La famosa Baìo di Sampeyre ad esempio modificò la sua forma, simile alla versione attuale, iniziando sempre di più a parlare di rievocazione storica, mentre a Sambuco diventò una specie di processione in accompagnamento al santo patrono. Casteldelfino, invece, forse consegnò una riproduzione della propria bandiera, tenendosi l’originale.  Tuttavia la Baìo di Casteldelfino cessò di esistere presumibilmente intorno al 1885, a seguito di un fatto di sangue.

Curiosità 2 – Non esistono solo Bindel, ma anche Sanchét, Luvreie e Courdelin. La traduzione del termine “nastri” in occitano è “bindel”, tuttavia non è l’unico termine che potrete sentire. Infatti, esistono delle sottocategorie che compongono il più grande gruppo dei Bindel. Abbiamo i Sanchét tipici della Alta Valle Varaita, normalmente utilizzati dalle spose, poi i Courdelin, nastri colorati di altezza 1,5 cm con disegni geometrici e per finire il termine più conosciuto, i Luvreie o Luvree, nastri sempre di seta con disegni floreali vari di altezze variabili caratterizzati sempre da una cimossa dentellata. A Casteldelfino vi sarà spiegata la valenza sociale che avevano e che hanno ancora, i nastri in val Varaita. Quando nel 1987 si fece il primo ordine di nastri in Francia, da utilizzare esclusivamente per la Baìo, la gente fece un ordine pari a 80 milioni di lire.

Curiosità 3 – L’abito che si è evoluto di più negli anni è quello dell’Ouzouard. Grazie allo studio di De Angelis e con le immagini della Baìo del 1905 è possibile vedere come la tradizione si è evoluta e curiosamente uno dei personaggi in marcato cambiamento è l’Ouzouard, le guardie del corpo degli Alum.

Queste curiosità ci sono state fornite da Alfredo Philip che terrà gli incontri di sabato 4 febbraio e 11 febbraio all’INFO POINT di Baìo 2023 di Casteldelfino . Molti di questi termini diventeranno familiari, ma la cosa più importante sarà che il giorno successivo vedendo i meravigliosi personaggi della Baìo, capirete grazie alle parole di Alfredo Philip cosa state guardando.