La Provincia proroga per tre anni il Piano di controllo del piccione

23 febbraio 2023 | 11:00
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La Provincia proroga per tre anni il Piano di controllo del piccione

Il più popolare uccello delle città provoca danni alle colture agricole, al patrimonio zootecnico e storico-artistico e può essere problematico per motivi di ordine igienico-sanitario.

Il Piano di controllo del piccione di città è stato prorogato anche per il prossimo triennio 2023-2025. Lo ha deciso all’unanimità il Consiglio provinciale del 16 febbraio, tenendo conto del parere positivo espresso dall’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale) è un entea dicembre per rinnovare il piano scaduto a fine anno.

La competenza sul controllo della fauna selvatica è attribuito alle Province in quanto competenti sulla fauna selvatica. In questa categoria è stato, infatti, inserito da anni anche il piccione di città (Columba livia varietà domestica) che provoca danni alle colture agricole e al patrimonio zootecnico, ma anche a quello storico-artistico dei centri urbani e può diventare problematico per motivi di ordine igienico-sanitario.

Prosegue in tal modo l’attività di contenimento e di controllo numerico della specie, così da limitare per quanto possibile i danni provocati alle attività produttive e le varie problematiche di natura igienico-sanitaria. L’attività sarà svolta da parte del Corpo di Polizia Locale Faunistico-Ambientale della Provincia, compatibilmente con le risorse economico-finanziarie e la dotazione organica di personale disponibili, insieme all’Ufficio Caccia e Pesca provinciale.