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Provincia di Cuneo
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Cos’è la Baìo? Tutte le risposte passano per il termine “emozione”

8 febbraio 2023 | 10:24
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Cos’è la Baìo? Tutte le risposte passano per il termine “emozione”
Cos’è la Baìo? Tutte le risposte passano per il termine “emozione”
Cos’è la Baìo? Tutte le risposte passano per il termine “emozione”
Cos’è la Baìo? Tutte le risposte passano per il termine “emozione”
Cos’è la Baìo? Tutte le risposte passano per il termine “emozione”
Cos’è la Baìo? Tutte le risposte passano per il termine “emozione”

La lettera di Alfredo Philip ai Sampeyresi dopo le critiche ricevute: “L’idea dell’INFO POINT di Baio 2023 a Casteldelfino, non voleva essere considerata blasfema semplicemente perché era collocata fuori dal territorio di Sampeyre. […] Donne e uomini di Sampeyre non abbiate paura se il vostro vicino di casa che vive a Casteldelfino vuole darvi una mano per far conoscere meglio le cinque Baìe, perché semplicemente anche lui ama profondamente la stessa cosa che amate Voi.”

Scrive Alfredo Philip.

Ci sono mille modi per rispondere alla domanda, cos’è la Baìo, ma tutte passano dal termine emozione. Le donne e gli uomini che fanno questa festa sanno cosa vuol dire, per la gente comune non bastano le parole per spiegare certi stati d’animo. Ribadisco con forza che la Baìo è delle donne, noi uomini siamo soltanto dei muti manichini, è il gentil sesso che ha la tradizione in mano e ne conserva la memoria.

Io ho avuto l’onore di poter fare l’Ouzouard al Chucheis (Calchesio) dal 1982 al 2017, 40 anni sono una vita e poi la salute non mi ha più aiutato. [Nota: Ouzouard è il personaggio con la mitra, la guardia del corpo degli Alum (gli Ufficiali)] Non potendo più essere parte attiva nel corteo, mi sono riproposto di dare il mio contributo in un altro modo. Visto che una delle mie passioni è la tradizione locale, che ormai studio da una trentina di anni, credo di essere in grado anche di raccontarla con partecipazione. Forse meglio di una persona nata a Sampeyre, che non si è mai occupata di questo argomento.

L’idea dell’INFO POINT di Baio 2023 a Casteldelfino, non voleva essere considerata blasfema semplicemente perché era collocata fuori dal territorio di Sampeyre. Sabato 11 febbraio sarà possibile prenotare la visita anche solo con un WhatsApp. Come sempre accade nella vita le cose possono essere viste diversamente semplicemente cambiando la prospettiva. A Casteldelfino cercherò di spiegare alla gente anche la parte della storia di questo antico carnevale alpino, tanto detestata a Sampeyre Piasso. La Baìo è prima di tutto un antico culto precristiano a cui si sono sovrapposte mille cose, tra cui anche la cacciata dei Saraceni.

Tutto trae origine dalle Compagnie della Gioventù e dalla sua organizzazione che delegava la Baìo a festeggiare il carnevale. Nel 1834 Carlo Alberto con un giro di vite obbliga la Gioventù a restituire le proprie bandiere, le comunità di Sampeyre e Casteldelfino si salvano con espedienti diversi. La Baìo di Casteldelfino continua regolarmente fino al 1885 quando un fatto di sangue macchia la manifestazione. Secondo la tradizione l’orso scappava ed il cacciatore sparava uccidendolo, quel 15 febbraio successe una cosa del genere…

Nel 1905 gli Abà della Baìo di Piasso, realizzano un manifesto pubblicitario e probabilmente anche alcune riprese fotografiche. Il manifesto firmato dal Comitato, colloca la Baìo nell’ambito dei festeggiamenti carnevaleschi, e dedica un ampio spazio alla spiegazione della cacciata dei Saraceni dalla valle, citando quella che era allora l’unica opera storica locale di un certo rilievo, La Castellata di Don Allais. In cui il canonico spiega alcune cose della Baìo di Casteldelfino, che ormai è da quattro lustri che non si celebra più, poi lo stesso manifesto viene riproposto fino al 1952.

Credo che sia chiaro che queste cose si possano definire nuove e importanti informazioni sulla Baìo, quindi nessuno vuole defraudare Sampeyre delle cose che conoscono, ma negare che queste notizie siano decisamente interessanti, non è nemmeno giusto. La cultura non ha confini come l’amore e la pluralità dell’informazione, visto che tutti vogliamo bene a questa manifestazione popolare, facciamola diventare veramente una festa di unità pace e armonia. Donne e uomini di Sampeyre non abbiate paura se il vostro vicino di casa che vive a Casteldelfino vuole darvi una mano per far conoscere meglio le cinque Baìe, perché semplicemente anche lui ama profondamente la stessa cosa che amate Voi.

Con stima, Alfredo Philip de La Toureto di Casteldelfino
Mail: la.toureto@gmail.com