“Conigli, prezzi in caduta libera per gli allevatori: -25% in un mese”

17 febbraio 2023 | 18:01
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“Conigli, prezzi in caduta libera per gli allevatori: -25% in un mese”

Coldiretti Cuneo: “Grande incertezza per il futuro del comparto. Avanti con l’ufficializzazione ISMEA del costo di produzione della carne di coniglio contro le pratiche sleali”

Continua la crisi del comparto cunicolo cuneese, alle prese con prezzi riconosciuti agli allevatori che non coprono neppure i costi di produzione, cresciuti esponenzialmente nell’ultimo anno. È quanto evidenzia Coldiretti Cuneo sulla base delle ultime formulazioni della Commissione Unica Nazionale Conigli da macello.

Nell’arco di un mese – spiega Coldiretti Cuneo – gli allevatori hanno perso quasi 70 centesimi al chilo: il prezzo dei capi è passato da 2,90 €/Kg a 2,21 €/Kg con una riduzione di circa il 25% a scapito dei produttori, mentre i costi di produzione si attestano intorno ad una media di 2,40-2,50 €/Kg.

“I prezzi restano alti solo al banco per i consumatori mentre noi allevatori siamo costretti a lavorare sotto i costi di produzione, subendo quotidianamente i rincari folli dell’energia, delle materie prime e dei mangimi” denunciano Fabrizio Devalle e Severino Perano, allevatori rispettivamente di Busca e di Beinette, Commissari nella CUN Conigli di macello in rappresentanza del Piemonte, che aggiungono: “Viviamo una crisi che va avanti da tre anni, prima il Covid poi la guerra hanno generato tensioni sul mercato e distorsioni lungo la filiera che paghiamo con una grande incertezza per il futuro delle nostre aziende”.

“Il 2022 è stato un anno critico per il comparto che ora non trova spazi per recuperare quanto perso. Auspichiamo che ISMEA ‘certifichi’ in modo ufficiale e oggettivo il costo di produzione della carne di coniglio, come ha già fatto per altri comparti, allo scopo di avere i dati utili per poter applicare la normativa contro le pratiche commerciali sleali” evidenzia il Presidente di Coldiretti Cuneo Enrico Nada.

Il comparto cunicolo – ricorda Coldiretti Cuneo – conta numeri rilevanti sul territorio provinciale, dove si concentra la maggior parte degli allevamenti di conigli del Piemonte, seconda Regione italiana dopo il Veneto con oltre 200 allevamenti e circa 1 milione di capi. La carne di coniglio, estremamente magra, poco calorica e ricca di proteine, fa parte della tradizione piemontese a tavola.

“Portiamo avanti la battaglia affinché diventi obbligatoria l’etichettatura d’origine per la carne di coniglio: ciò consentirebbe ai consumatori di scegliere consapevolmente quella Made in Cuneo e garantirebbe una maggior valorizzazione e una giusta retribuzione al lavoro delle nostre aziende cunicole” evidenzia il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu.