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Il sottosegretario alla giustizia Delmastro delle Vedove e l’onorevole Ciaburro hanno visitato il carcere di Alba

30 gennaio 2023 | 08:18
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Il sottosegretario alla giustizia Delmastro delle Vedove e l’onorevole Ciaburro hanno visitato il carcere di Alba

“Esprimiamo la solidarietà agli agenti di Polizia Penitenziaria aggrediti”

Ieri, domenica 29 gennaio, il Sottosegretario di Stato alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove (FdI) e l’onorevole Monica Ciaburro (FdI) si sono recati in visita presso la Casa di Reclusione “Giuseppe Montalto” di Alba, «per portare la solidarietà e la vicinanza del Governo agli agenti della Polizia Penitenziaria vittime della recente aggressione avvenuta giovedì sera».

All’uscita il sottosegretario ha dichiarato: «Siamo qui per significare la vicinanza alla Polizia Penitenziaria per l’ennesimo evento critico. Le 1000 unità di extra assunzioni sono il primo segnale, pur in una situazione finanziaria difficile. Dobbiamo garantire sicurezza e coniugarla con il trattamento».

Nei giorni scorsi erano avvenuti alcuni tumulti, con tre internati (2 italiani e un tunisino) che si erano azzuffati tra loro (leggi l’articolo). Il personale di polizia penitenziaria aveva subito riportato la calma, ma verso le 20 di giovedì scorso alcuni detenuti si sono rifiutati di rientrare in cella. Ne era nato un parapiglia subito sedato, ma nelle fasi più concitate la Comandante di Reparto, Commissario Capo Ramona Orlando, era stata  fortemente strattonata e anche cinque agenti avevano fatto ricorso alle cure dei sanitari.

Costruita nei primi anni ’80, l’allora casa circondariale prevedeva 138 detenuti ed era stata inaugurata nell’aprile del 1987. Da gennaio 2016 a maggio 2017 è rimasta chiuso per lavori su tubature, impianti e per altre attività di recupero ambienti. Al momento è funzionante solo come casa di reclusione con la “Media sicurezza”, sezione di custodia aperta, con una trentina di detenuti.

I lavori di ristrutturazione dovevano iniziare a luglio 2022 e, anche a seguito dello sciopero della fame dell’esponente di Radicali Italiani Filippo Blengino, il provveditorato regionale del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria ha recentemente assicurato che  termineranno  come da previsione entro il prossimo mese di settembre.

I detenuti sono in prevalenza “internati”, cioè persone con problemi psichiatrici che hanno scontato la pena ma che vengono considerate ancora “pericolose”. La struttura di pena albese non ha un collegamento di trasporto pubblico con la città e ciò comporta che i parenti che giungono in treno nella stazione di Alba devono ricorrere ai taxi con aggravio di costi. All’interno dell’istituto è presente un campo da calcio ed un vigneto.