Capodanno, è record per le vendite di spumante Made in Italy all’estero

1 gennaio 2023 | 10:45
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Capodanno, è record per le vendite di spumante Made in Italy all’estero

I dati rilasciati da Coldiretti Cuneo non lasciano dubbi sull’eccellenza produttiva del nostro Paese: oltre due miliardi di introiti per l’export delle nostre bollicine, con una crescita percentuale del 23%.

È record per le vendite dispumante italiano all’estero con un valore che supera per la prima volta i 2 miliardi di euro nel 2022 e conquista le tavole nel mondo per le Festività di fine anno. È quanto emerge da una proiezione della Coldiretti dalla quale si evidenzia che in questi ultimi giorni del 2022 si raggiungerà il record storico delle vendite all’estero con un trend di crescita del 23% registrato dall’ISTAT nei primi nove mesi.

La Granda è in pole position con la sua tradizione di vini d’eccellenza ed etichette particolarmente adatte ai brindisi delle feste, con un ampio ventaglio di possibilità, dall’Alta Langa al Moscato d’Asti, dall’Asti spumante all’Asti secco. E se tra i cuneesi e gli italiani lo spumante si classifica tra gli acquisti irrinunciabili nello shopping delle feste, all’estero – spiega Coldiretti Cuneo – non sono mai state richieste così tante bollicine italiane che dominano nettamente per numero di bottiglie nei brindisi globali, con una crescita del +9%, davanti allo champagne francese, che però riesce ancora a spuntare prezzi superiori.

Fuori dai confini nazionali – continua la Coldiretti – i consumatori più appassionati sono gli americani che hanno speso per le bollicine italiane il 13% in più nel 2022 mentre al secondo posto ci sono gli inglesi che non sembrano essere stati scoraggiati dalla Brexit con un aumento del 27%; su valori più bassi si trova la Germania ma con un +14% in valore. Lo spumante italiano – spiega la Coldiretti – piace molto anche in Russia, con un incremento del 9% nonostante le tensioni causate dalla guerra.

Nella classifica delle bollicine italiane preferite nel mondo ci sono il Prosecco, l’Asti, l’Alta Langa e il Franciacorta, che ormai sfidano alla pari il prestigioso Champagne francese, tanto che proprio sul mercato transalpino si registra – rende noto la Coldiretti – una crescita record delle vendite del 32% che colloca la Francia al quarto posto tra i principali clienti.

Tuttavia, come sottolinea il Presidente di Coldiretti Cuneo Enrico Nada, “sul successo delle bollicine tricolori nel mondo pesano gli aumenti dei costi di produzione diretti o indiretti a causa del caro energia. Dai vigneti dove i rincari sono stati fino al +170% per i concimi fino alle cantine dove una bottiglia di vetro costa fino al 70% in più rispetto allo scorso anno; ma ad aumentare sono anche i prezzi dei tappi, delle gabbiette per i tappi, delle etichette e dei cartoni di imballaggio, per non parlare dei costi di trasporto sia nazionali che internazionali”.

“Una situazione resa ancora più difficile dalla contemporanea crescita delle imitazioni a livello mondiale – afferma Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – che fanno concorrenza sleale alle nostre produzioni originali, frutto di un sistema vitivinicolo di eccellenza attento all’ambiente e alla cura del paesaggio, fatto da tante famiglie di viticoltori e da piccole e medie imprese di trasformazione”.