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A Boves la tradizionale fiaccolata nella Giornata Mondiale della Pace

2 gennaio 2023 | 13:31
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Alessandra Liberio (coordinatrice della Scuola di Pace di Boves): “Crediamo nei luoghi di simbolo di dialogo e di pace, dove si può e si deve seminare per quella pace che, solo se coltivata nel piccolo dei nostri luoghi quotidiani, può con il nostro operare contagiare il mondo, dal più vicino fino a quello più lontano”

“Qui a Boves si cammina insieme per la pace proprio in concomitanza della Giornata Mondiale della Pace, istituita da papa Paolo VI nel 1968 per dedicare il giorno di Capodanno alla riflessione e alla preghiera per la paceRicordiamo le numerose popolazioni del mondo per cui in questo momento la guerra è la tragica e drammatica normalità: uomini, donne e bambini vittime del conflitto in Afghanistan, della guerra civile in Myanmar, della crisi dello Yemen, del conflitto del Tigray in Etiopia, della guerra russo-ucraina, solo per citare quelli che vengono definiti conflitti principali o guerre maggiori. Molte di più, se ne contano all’incirca sessanta, sono le guerre o guerriglie che nel mondo coinvolgono milioni di esseri umani, con impiego di armi e strumentazione bellica i cui costi hanno superato ultimamente i 2000 miliardi di dollari all’anno. Per contrastare la follia autodistruttiva di una logica bellicista e divisiva crediamo necessaria una cultura nuova e rivoluzionaria, una cultura i cui valori siano la cura e la protezione della vita, il rispetto di tutte le diversità, lo sviluppo spirituale, senza il quale il progresso materiale non ha direzione nè disciplina, l’educazione dei bambini e dei giovani, che coltivi il talento individuale e generi felicità e amore per la conoscenza, presupposti indispensabili per una umanità onesta solidale e pacifica, l’attenzione e l’impegno a favorire il bene comune prima ancora dell’interesse personale”. Ha introdotto così Alessandra Liberio (coordinatrice della Scuola di Pace) la fiaccolata “Luoghi di pace… ” andata in scena alle 18 di ieri, domenica 1° gennaio.

“Crediamo nell’importanza dei luoghi presso i quali ci soffermeremo, partendo dalla Parrocchia e dalla Piazza, e passando per l’Ospedale, per il Monastero di santa Chiara, la scuola media Antonio Vassallo, la sede della Scuola di Pace, il Municipio, la casa di riposo Monsignor Calandri e un condominio in piazza Italia. Luoghi simbolo di dialogo e di pace, dove si può e si deve seminare per quella pace che, solo se coltivata nel piccolo dei nostri luoghi quotidiani, può con il nostro operare contagiare il mondo, dal più vicino fino a quello più lontano”, ha aggiunto Liberio illustrando così quelle che sarebbero state le tappe dell’edizione 2023 dell’ormai tradizionale fiaccolata bovesana.

Un pellegrinaggio (così lo ha definito don Bruno Mondino) a cui hanno preso parte circa duecento persone tra cui il sindaco Maurizio Paoletti (che nel suo intervento ha, tra le altre cose, invitato i giovani a un impegno civico che li porti un giorno a diventare consiglieri comunali, assessori o sindaci), il suo vice Matteo Ravera, gli assessori Nadia Tecco e Fabio Climaci, i consiglieri comunali Enrica Di Ielsi e Giuseppe Marro. Presenti anche Ivana Ramero, Gloria Gavotto e Francesco Miglietti del coordinamento della Scuola di Pace di Boves. Particolarmente emozionanti i momenti al Monastero di Santa Chiara Clarisse, arricchito da un momento canoro guidato da Valeria Arpino, e alla Casa di Riposo Monsignor Calandri.

Il ritorno in piazza dell’Olmo e il momento conviviale in Casa Don Bernardi hanno concluso la prima giornata di un 2023 che la coordinatrice Liberio ha auspicato essere “di rinnovamento, di rinascita e di impegno insieme per la Pace, prima di tutto nei nostri cuori”.