Manodopera agricola, arriva la riforma salva raccolti grazie alla Manovra 2023

26 dicembre 2022 | 15:00
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Manodopera agricola, arriva la riforma salva raccolti grazie alla Manovra 2023

Coldiretti Cuneo si dichiara entusiasta della riforma del governo che garantisce semplificazioni burocratiche e contenimento dei costi per le imprese, oltre ad una maggiore tutela dei lavoratori occasionali.

L’arrivo del nuovo sistema di prestazioni occasionali che sostituisce i vecchi voucher introduce una rilevante semplificazione burocratica per salvare i raccolti e garantire nuove opportunità di reddito. È quanto evidenzia Coldiretti Cuneo in riferimento ai contenuti della Manovra 2023 approvata in Commissione Bilancio della Camera, che prevede l’introduzione di norme speciali per l’impiego di manodopera attraverso una nuova disciplina delle prestazioni di lavoro occasionale a tempo determinato in agricoltura con un importante snellimento degli adempimentie dei costi per l’impresa garantendo la tutela dei diritti dei lavoratori nel pieno rispetto della disciplina della contrattazione collettiva di settore.

Il provvedimento – precisa Coldiretti Cuneo – riconosce le specificità del settore agricolo con la necessità di rispettare i cicli stagionali della produzione di fronte ai cambiamenti climatici per non perdere i raccolti rimediando alla carenza sempre più strutturale di manodopera qualificata che quest’anno ha generato gravi problemi ai produttori agricoli della Granda, frutticoltori in particolare.

Siamo grati al Governo per aver accolto le nostre sollecitazioni – dichiara Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo, riferendosi al recente blitz “SOS Frutta” di Coldiretti a Torino – attraverso uno strumento flessibile, semplice ed economico per regolare i rapporti di lavoro occasionali”.

“Questa tipologia di rapporto completerà il mercato del lavoro agricolo in quanto potranno accedervi pensionati, studenti, disoccupati e inoccupati, percettori di NASPI, reddito di cittadinanza, ammortizzatori sociali e detenuti ammessi al lavoro all’esterno” afferma il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.

Sarà a tutti gli effetti un rapporto di lavoro subordinato agricolo – evidenzia Coldiretti Cuneo – con l’unico limite determinato dalla durata della prestazione che non potrà superare, per singolo occupato, le 45 giornate di lavoro effettivo in un arco temporale di durata del rapporto di 12 mesi.

Rilevanti per l’impresa tanto le semplificazioni burocratiche che il contenimento dei costi. Le prime – continua Coldiretti – consentiranno all’impresa l’emissione di un’unica busta paga alla scadenza del rapporto, che assolve all’obbligo di informativa al lavoratore con la consegna del modello UNILAV di assunzione, ed erogando i compensi, in forma comunque tracciabile, per settimana-quindicina-mese. Quanto al contenimento dei costi, è previsto che la contribuzione dovuta sui compensi erogati sia quella indicata per i territori svantaggiati, da versare in un’unica soluzione entro il giorno 16 del mese successivo al termine della prestazione. Tutte le tutele a favore del lavoratore previste dall’Ordinamento, incluse le prestazioni di natura previdenziale ed assistenziale, e le tutele contrattuali, dal salario alle prestazioni del sistema della bilateralità agricola, saranno garantite al pari di qualsiasi occupato a tempo determinato (OTD).

Il salario corrisposto secondo i parametri della contrattazione collettiva sarà, inoltre, esente da imposizione fiscale, cumulabile con qualsiasi tipologia di trattamento pensionistico e sarà computabile ai fini della determinazione del reddito necessario per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno in caso di soggetti extracomunitari. La contribuzione versata sarà utile ai fini di eventuali successive prestazioni previdenziali, assistenziali e di disoccupazione, anche agricole.