Grandi nomi per il Laboratorio di Resistenza Permanente della Fondazione Mirafiore di Serralunga

2 novembre 2022 | 12:00
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Grandi nomi per il Laboratorio di Resistenza Permanente della Fondazione Mirafiore di Serralunga

Si parte sabato 5 novembre alle 18 con Federico Buffa che racconta lo sport, per poi proseguire fino al 25 aprile con grandissimi ospiti in incontri per tutti i gusti.

Giunto alla sua XII edizione, torna il Laboratorio di Resistenza permanente della Fondazione E. di Mirafiore di Serralunga d’Alba.“Un calendario ricco, con grandi personaggi, utile per riflettere sul presente, le innovazioni tecnologiche, la guerra, la politica, ma anche, certe volte, per distrarci dagli affanni del quotidiano e farci divertire”, dice Paola Farinetti.
Dal 5 novembre al 25 aprile 2023 il teatro della Fondazione ospiterà incontri, letture, spettacoli, laboratori e momenti di approfondimento culturale indagando i cambiamenti, le energie e le speranze della società di oggi. Si alterneranno sul palco grandi nomi della letteratura, dello spettacolo, del giornalismo, dello sport e della politica per confrontarsi con quella che, ormai, è una vera e propria comunità consolidata, che riflette intorno ai valori fondamentali per migliorare il presente.
Inaugurerà la stagione 2022-23 Federico Buffa, giornalista, e telecronista sportivo italiano, che ha dato vita ad un nuovo modo di raccontare lo sport: meno tecnicismi e più epica, più umanità, più storia. Alla Fondazione terrà una lezione dal titolo: “Lo sport, esperanto del mondo. Storia e storie”.
A seguire, il teatro ospiterà Mariangela Marseglia, dal 2018 VP, Country Manager di Amazon.it e Amazon.es. Di Amazon, la Marseglia, ha scelto di raccontare qual è la responsabilità che si è presa verso l’ambiente, come cerca di aiutare il cliente a fare scelte sostenibili e consapevoli, come sta cambiando l’esperienza di acquisto e verso quale direzione sta andando. Ma questo incontro sarà certo anche l’occasione per affrontare un nodo cruciale della modernità, la possibilità di avere tutto, ma proprio tutto a portata di click, stando comodamente seduti in casa, di esplorarne i vantaggi, ma anche le possibili ricadute negative. Sabato 12 novembre approderà alla Fondazione la musica con Mauro Pagani musicista polistrumentista oltre che stimatissimo produttore. Ha appena pubblicato con Bompiani “Nove vite e dieci blues. Un’autobiografia” che dà il titolo anche alla lezione che il Maestro terrà alla Fondazione Mirafiore in compagnia del musicista amico e compositore Walter Porro e dell’attore Paolo Saraceno che leggerà alcuni estratti del libro.
Dopodiché sarà la volta del Professore Vittorio Emanuele Parsi che, prendendo spunto dal suo ultimo libro “Il posto della guerra”, proverà a farci capire come sia possibile che l’Europa civile stia vivendo lo scempio della guerra in Ucraina. Si prosegue con un evento che vede come protagonisti la nota immunologa Antonella Viola e lo chef 2 Stelle Michelin Moreno Cedroni: un incontro del tutto originale in cui il cibo, buono e bello, sarà raccontato attraverso le lenti della scienza e dell’arte della grande cucina. Si parlerà di cinema e di scrittura con Enrico Vanzina in un incontro moderato dall’amico giornalista Emilio Targia che prenderà spunto dall’ultimo libro pubblicato dal noto regista: un giallo ambientato nella Venezia di Casanova.
Torna poi alla Fondazione un amico affezionato, Gianrico Carofiglio, questa volta in compagnia della figlia Giorgia con la quale, da febbraio 2021, cura il podcast “Coffee for two” basato sul confronto a volte inevitabile tra genitori e figli. Da questo esperimento nasce il libro scritto a quattro mani “L’ora del caffè” che tenta un dialogo -a tratti impossibile- tra generazioni differenti. Sarà poi la volta del giornalista del Sole 24 Ore Paolo Bricco con cui ripercorreremo la vita di un uomo di genio come Adriano Olivetti e la vicenda industriale e sociale, politica e culturale dell’Italia tra la fine dell’Ottocento e il boom economico. La musica sarà ancora protagonista alla Fondazione Mirafiore con una serata dedicata al cantautore Gianmaria Testa, scomparso prematuramente sei anni fa. A rendergli omaggio un gruppo di amici cantanti e musicisti: Giua, Walter Porro, Claudio Dadone e Filippo Bessone.
La prima parte del programma si chiuderà con l’immancabile appuntamento con il giornalista Aldo Cazzullo che tutti gli anni presenta al pubblico della Fondazione la sua ultima fatica letteraria. Quest’anno sarà la volta di “Mussolini il Capobanda”. Dopo la pausa natalizia si alterneranno nel teatro il noto giornalista della carta stampata e della tv, Andrea Purgatori, autore di numerose inchieste su alcune delle più scottanti vicende della recente storia italiana, Edie Mukiibi, il nuovo Presidente Slow Food, dopo la guida trentennale di Carlo Petrini, e lo scrittore giallista Maurizio De Giovanni il “padre” del Commissario Ricciardi, dei Bastardi di Pizzofalcone e di Mina Settembre. Alla Fondazione Mirafiore De Giovanni, però, uscirà dai suoi soliti abituali panni di giallista per raccontare la sua Napoli attraverso la musica popolare tradizionale e sarà dunque accompagnato dal sassofonista Marco Zurzolo e dalla cantante Marianita Carfora in una serata intitolata “Passione”.
Dopodiché sarà la volta del comico e conduttore televisivo Luca Bizzarri che in coppia con il collega Paolo Kessisoglu ha condotto programmi noti al grande pubblico come “Le Iene”, “mai dire goal” e “Quelli che il calcio”. L’11 marzo in Fondazione ci parlerà dei nuovi progetti in a cui sta lavorando, del suo amore per Genova e per la comicità. Con Antonio Franchini, curatore editoriale prima per Mondadori e ora per Giunti, si parlerà invece di letteratura, del piacere di leggere, scrivere e pubblicare i libri.
Sarà recuperato l’incontro che avrà come protagonisti il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti, scopritore, insieme al suo team dell’Università di Parma, dei “neuroni specchio”, che l’anno scorso per motivi di salute era stato sostituito dal collega Corrado Sinigaglia, e il giornalista Antonio Gnoli, coautore del libro “In te mi specchio”. A seguire, sarà ospite della Fondazione la nota regista e scrittrice Cristina Comencini che ha recentemente dato alle stampe il suo ultimo romanzo “Flashback”, un affresco di quattro grandi storie di donne comuni, raccontato attraverso la storia di quattro donne comuni. Si parlerà poi di cinema con il Direttore della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia Alberto Barbera che ci svelerà i segreti del suo mestiere e racconterà quanto il cinema è cambiato negli ultimi anni.
Dopodiché il teatro ospiterà Michele Centemero, Country Manager Italia di Mastercard che illustrerà i vantaggi che porta con sé la rivoluzione digitale. A seguire sarà la volta del vincitore del Premio Strega 2022 Mario Desiati che terrà una lezione che prende spunto dall’ultimo capitolo del libro vincitore, “Spatriati” in cui l’autore racconta quanto la cultura letteraria pugliese abbia influito sulla scrittura del romanzo. Tra gli ospiti che hanno già confermato la loro presenza ma di cui bisogna ancora definire la data citiamo la giornalista Francesca Fagnani, conduttrice del fortunato programma televisivo “Belve”, Pif, conduttore e autore televisivo nonché regista e attore e il cantautore romano Daniele Silvestri. Il ciclo di incontri terminerà, come da tradizione, il 25 Aprile con la festa partigiana nel Bosco dei Pensieri di Fontanafredda.
A fare da corollario al Laboratorio di Resistenza, a marzo, si svolgeranno tre incontri di filosofia a cura di Matteo Saudino, in arte Barbasophia, dedicati sia ragazzi sia agli adulti. In un momento così difficile, così confuso, riteniamo sia importante ricominciare ad avere un approccio filosofico alla vita, ricominciare a ragionare sui grandi sistemi. Matteo Saudino che ha alle spalle una lunga carriera di insegnante nei licei ha saputo sviluppare un approccio e un metodo che è in grado di avvicinare chiunque alla filosofia, spesso ritenuta troppo complessa. Il ciclo di conferenze in tre lezioni, il sabato pomeriggio alle 18:30, sarà un viaggio in cui i grandi filosofi della storia ci accompagneranno nella preziosa e coraggiosa arte del pensiero critico, al fine di provare a decodificare le tante complessità della realtà.