Guerra Ucraina, Coldiretti Cuneo: “L’embargo russo pesa sull’export Made in Cuneo”

13 ottobre 2022 | 10:30
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Guerra Ucraina, Coldiretti Cuneo: “L’embargo russo pesa sull’export Made in Cuneo”

Stop di Putin all’ingresso in Russia di frutta, verdura, formaggi, carne e salumi Made in Italy fino almeno al 2023. Una misura che avrà delle ripercussioni non indifferenti sui settori produttivi della Granda.

Divieto all’ingresso di frutta e verdura, formaggi, carne e salumi in Russia per tutto il 2023. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla firma da parte di Vladimir Putin del Decreto che estende al prossimo anno l’embargo all’importazione di prodotti agricoli occidentali, introdotto nell’agosto 2014 come ritorsione alle sanzioni dell’Unione europea per l’annessione illegale della Crimea da parte russa.

“La Russia era un importante destinazione commerciale per le nostre produzioni e l’embargo dal 2014 ad oggi ha già provocato pesanti ripercussioni. Il settore agroalimentare non può continuare ad essere merce di scambio nei contenziosi politici ed economici anche in considerazione del pesante impatto che ciò comporta sul tessuto imprenditoriale del nostro territorio” dichiara Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo.

“Al danno diretto delle mancate esportazioni in Russia si aggiunge la beffa della diffusione sul mercato russo di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in Italy. Motivo per cui è in difficoltà anche la ristorazione italiana in Russia che, dopo una rapida esplosione, paga la mancanza degli ingredienti principali” evidenzia Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo.