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Boves ha i suoi beati: Don Bernardi e Don Ghibaudo verranno celebrati ogni 19 settembre

17 ottobre 2022 | 08:02
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Oltre mille persone alla cerimonia in cui, su incarico di Papa Francesco, il cardinale Marcello Semeraro ha proclamato la beatificazione dei due sacerdoti rimasti uccisi durante l’eccidio del 19 settembre 1943

Finalmente Boves ha i suoi beati! Erano oltre mille, ieri (domenica 16 ottobre) ad assistere alla cerimonia di beatificazione di Don Giuseppe Bernardi e Don Mario Ghibaudo, rispettivamente parroco e vice della città di Boves durante l’eccidio nazista del 19 settembre 1943. Fu proprio in quel giorno, in conseguenza di quei tragici fatti, che entrambi persero la vita nel tentativo di salvare la loro città e i suoi abitanti dalla furia tedesca.

L’evento atteso da anni, inizialmente previsto nella centrale piazza Italia (proprio lì dove il martirio dei due sacerdoti trovò compimento) è stato successiamente spostato a Madonna dei Boschi dove in piazza Avis (nei pressi del Palazzetto dello Sport), è stata installata una tensostruttura adibita a chiesa. Ad anticipare la cerimonia, poco prima delle 14, l’arrivo della fiaccolata podistica che ha toccato luoghi significativi legati ai due martiri: partita da Caraglio (dove nacque don Giuseppe Bernardi), ha raggiunto Borgo San Dalmazzo (paese natale di don Mario Ghibaudo), per terminare il suo percorso davanti all’altare. Presenti anche molte autorità civili tra cui i sindaci Patrizia Manassero (Cuneo), Roberta Robbione (Borgo San Dalmazzo), Paola Falco (Caraglio), Diego Parisotto (Castello di Godego) e Alexander Herrmann (Schondorf Am Ammersee) e la deputata Chiara Gribaudo. A fare gli onori di casa il sindaco di Boves Maurizio Paoletti.

Intorno alle 15 l’arrivo degli ecclesiastici (alcune decine circa tra vescovi, cardinali e parroci della zona) e il racconto dei tragici fatti che portarono alla morte dei sacerdoti hanno preceduto il momento in cui il Cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, su incarico di Papa Francesco ha letto la lettera apostolica con la quale Don Bernardi e Don Ghibaudo sono stati inseriti nel novero dei beati, con l’indicazione del 19 settembre quale data in cui verranno ricordati.

Al termine della lettura canti e applausi hanno accompagnato il momento (foto in alto) in cui il telo alle spalle dell’altare è stato lentamente calato per scoprire l’immagine dei due beati.
Sotto gli occhi di un’emozionata folla, in seguito, hanno fatto ingresso i resti mortali dei due sacerdoti trasportati simbolicamente da parenti e rappresentanti della comunità di Schondorf am Ammersee per Don Giuseppe, e dalla famiglia per Don Mario. Accanto alle due teche sul palco, è stata esposta anche l’icona dipinta da Don Gianluca Busi, sacerdote della diocesi di Bologna e parroco di Marzabotto. La cerimonia è stata quindi seguita dalla Santa Messa durante la quale i temi della pace, della riconciliazione e del perdono sono stati toccati più volte, con le voci dei cori parrocchiali di Schondorf am Ammersee e Boves a rendere il tutto ancora più solenne.

Al  termine della funzione l’emozionante discorso di Don Bruno Mondino, parroco di Boves, che nell’esprimere riconoscenza a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento ha riservato un grazie speciale all’associazione “Don Bernardi e Don Ghibaudo” per aver lavorato intensamente e con dedizione alla causa, complimentandosi con tutti per il grande lavoro di squadra svolto. Ma il ringraziamento più grande lo ha rivolto proprio a loro, a Don Giuseppe e Don Mario, voltandosi per guardare i loro volti sul telo alle sue spalle per dire loro: “Senza la vostra fedeltà a Dio e alla gente, oggi non saremmo qui.”