Bongioanni (FdI): “1,5 milioni all’anno per valorizzare la filiera del legno”

7 ottobre 2022 | 09:00
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Bongioanni (FdI): “1,5 milioni all’anno per valorizzare la filiera del legno”

Dai boschi alle lavorazioni artigiane, passando per la produzione industriale, il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte ha preparato un atto per esaltare una peculiarità del nostro territorio: il legno.

In Piemonte crescono ogni anno circa 5 milioni di metri cubi di legno, ma è appena 1 quello che viene prelevato, lavorato e utilizzato nel territorio. Ed è proprio per valorizzare quella che è una risorsa preziosa tutta piemontese che Paolo Bongioanni, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione, ha preparato in Terza Commissione una proposta di legge che intende valorizzare l’intera filiera del legno. Una filiera che conta centinaia di aziende specializzate, coinvolte nella lavorazione e anche nella trasformazione del legno.

Come spiegato dallo stesso Bongioanni, trattandosi di una filiera corta, si intende lavorare su più fronti: forestale, artigiano e industriale.“I nostri boscaioli sono quelli che vivono la prima fase della lavorazione. Poi tocca agli artigiani, che rappresentano la tradizione di lavorazione storica. E infine viene la parte industriale, quelle segherie che svolgono un ruolo fondamentale nelle esportazioni”. L’obiettivo della proposta di legge, oltre a una grande interazione con il Centro Esteri, è il coinvolgimento delle aziende che producono legno per la carpenteria, case e tetti, imballaggio, packacing, biomasse e recupero energetico. “Quest’ultimo – racconta il consigliere regionale – è un tema più che mai attuale, soprattutto a fronte del semestre invernale che ci aspetta, pieno di incognite e con un incremento dei costi”.

Alla proposta di legge sulla filiera del legno, Bongioanni ha voluto aggiungere una problematica trasversale, che tocca tutto il territorio piemontese: quella legata ai corsi d’acqua. “Abbiamo previsto il recupero del legname presente negli alvei dei corsi d’acqua, quello divelto e depositato durante gli eventi alluvionali, ai fini produttivi o energetici”.

Il Piemonte d’altra parte ha numeri decisamente importanti nella produzione di legname, con prelievo di circa 1 milione di metri cubi di legno, pari a un quinto di quanto ne cresce. L’80% viene utilizzato a scopo energetico, il restante 20% a usi durevoli. Le imprese che operano nella produzione di tondame di legno da ardere sono 460, mentre nel settore della prima e seconda lavorazione le imprese salgono a 3.600, concentrate maggiormente nelle province di Cuneo e di Torino. Dobbiamo far si che si utilizzi il legno piemontese, senza che le aziende siano obbligate ad andare in Austria o Germania a comprarlo: in questa fase le nostre aziende non possono sostenere questi costi, per le loro produzioni possono e devono usare il legno piemontese, che avrà un marchio di qualità” ha ribadito Bongioanni.

In sintesi, tre sono gli obiettivi della proposta di legge per la filiera del legno targata Bongioanni: rafforzare la capacità di lavorazione in locodel legname regionale, in modo da aumentare le capacità produttive della filiera; sostenere la lavorazione tipica ed artigianale del legno, valorizzando quel patrimonio culturale enorme dei nostri artigiani di qualità e aumentare la capacità di riuso e recupero del legname di scarto, per dare vita a un’economia circolare che potrebbe risultare fondamentale in un periodo in cui rendersi autosufficienti nell’ambito delle materie prime costituisce un enorme vantaggio.

“Mi  auguro che a breve avremo un’approvazione di questo strumento legislativo, per il quale sono previsti 1,5 milioni di euro di risorse stanziate ogni anno. Vogliamo intervenire sui vari settori ed elementi della filiera, compresa la formazione del personale, che deve essere della più alta qualità. Finanzieremo le imprese per un rinnovamento tecnologico” ha concluso Paolo Bongioanni.