Razza Piemontese, Cia Cuneo: “Tavolo regionale buon inizio per la salute del comparto”

19 settembre 2022 | 10:30
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Razza Piemontese, Cia Cuneo: “Tavolo regionale buon inizio per la salute del comparto”

A sottolinearlo è Cia Cuneo con il vicedirettore Silvio Chionetti, che chiede a tutti gli attori del comparto la costruzione di un percorso condiviso per definire i prezzi di vendita in base alle caratteristiche dei bovini.

La Piemontese è la razza bovina da carne autoctona più diffusa in Italia. Le stalle sono 4.150, concentrate per il 60% nella provincia di Cuneo e le rimanenti soprattutto in quelle di Torino, Asti e Alessandria. Nel nostro Paese si arriva a un totale di 282.000 capi allevati.

Da molti mesi, con gli aumenti delle materie prime, in particolare cereali e foraggi che servono a preparare l’alimentazione di qualità degli animali, e i rincari dell’energia, per la gestione delle aziende, i costi di produzione degli allevatori superano gli incassi ottenuti dalla vendita degli animali. Infatti, si calcola che le spese alla stalla del capo vivo è sui 4 euro al chilogrammo: lo stesso importo che viene mediamente  pagato al produttore. Anche se il prezzo varia dalle caratteristiche morfologiche e genetiche dell’animale. Però, per avere un guadagno che renda sostenibile economicamente un’azienda si dovrebbe arrivare in media a 4,5 euro al chilo.

Dice Silvio Chionetti, vicedirettore e responsabile dell’area tecnica provinciale di Cia Cuneo:“Siamo di fronte a un paradosso, perché l’Italia importa il 50% del fabbisogno di carne e abbiamo una razza Piemontese da considerare un’eccellenza dal punto di vista della qualità che non viene remunerata il giusto. Con gravi implicazioni per le aziende coinvolte, costrette a non poter più fare nuovi investimenti o addirittura a chiudere. Una prospettiva preoccupante che avrebbe anche un risvolto economico negativo a livello locale, con l’abbandono di terre marginali che sarebbero abbandonate dagli agricoltori”.

Dopo le sollecitazioni di Cia Cuneo e di altri attori del comparto, la Regione Piemonte, con l’assessore all’Agricoltura e al Cibo, Marco Protopapa, ha convocato un tavolo con tutte le organizzazioni di categoria, le associazioni di tutela e la sezione agroalimentare di Confindustria, per trovare una soluzione condivisa al problema della valorizzazione e dei prezzi di vendita dei bovini di razza Piemontese. “Durante l’incontro, che ha visto tutti i rappresentanti della filiera presenti, tranne la grande distribuzione, – sottolinea Chionetti – si è deciso di elaborare un documento con le iniziative necessarie per uscire dalle criticità attuali e sul quale si tornerà a ragionare insieme il 21 settembre. Si tratta di un passo fondamentale e di un buon inizio, perché solo attraverso il confronto e la condivisione dei percorsi da attuare si possono ottenere dei risultati positivi per tutti”.

La soluzione appare immediata agli occhi del responsabile dell’area tecnica provinciale: “I costi di produzione si conoscono. Si tratta, perciò, di individuare un metodo che, in base ai tratti morfologici e genetici dell’animale, certifichi il suo prezzo a dei valori adeguati rispetto alle spese sostenute per allevarlo. Così da trovare un punto di incontro anche con la grande distribuzione. L’assessore Protopapa l’ha detto chiaro: voglio che si parli una voce unica per trovare una soluzione nell’immediato. Infatti tra qualche mese potrebbe essere già tardi, con le aziende soffocate dai costi”.