Guardia di Finanza Bra, sequestrate 43 piante di marijuana a Sommariva del Bosco

23 settembre 2022 | 09:30
Share0
Guardia di Finanza Bra, sequestrate 43 piante di marijuana a Sommariva del Bosco
Guardia di Finanza Bra, sequestrate 43 piante di marijuana a Sommariva del Bosco
Guardia di Finanza Bra, sequestrate 43 piante di marijuana a Sommariva del Bosco

Il responsabile, arrestato dalle forze dell’ordine, è un trentottenne di Carmagnola che fino a luglio percepiva il Reddito di Cittadinanza. Il valore complessivo della piantagione è stimato intorno ai 60mila euro.

Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Bra ha scoperto, in un fondo agricolo di Sommariva del Bosco, un’autentica piantagione di marijuana a cielo aperto. Quarantatré piante di cannabis indica di varie dimensioni e in piena fase vegetativa, coltivate da un cittadino trentottenne di Carmagnola alla completa insaputa della proprietaria del terreno. Alle segnalazioni di quest’ultima ha fatto seguito una rapida e intensa attività investigativa dei militari, battezzata “Operazione Vox“, che hanno rinvenuto in loco anche tutto l’occorrente per la manutenzione della piantagione: dall’attrezzatura per l’irrigazione agli accessori ai flaconi di fertilizzante.

Proprio uno di questi flaconi ha però “tradito” il coltivatore, poiché era ancora contenuto all’interno della scatola di cartone utilizzata per la spedizione dalla Germania e recante l’etichetta con i dati del destinatario. Il cittadino carmagnolese fino allo scorso luglio aveva percepito il Reddito di Cittadinanza ed è risultato gravato da diversi precedenti in fatto di stupefacenti, con più di un arresto all’attivo. Identificatolo e rintracciatolo, i militari hanno quindi proceduto alla perquisizione sia di un elegante appartamento in Carmagnola, ove lo stesso conviveva con la compagna ed il figlio di questa, sia di un alloggio in Sommariva del Bosco, residenza del padre, rinvenendovi complessivamente circa 1,5 kg di marijuana, 180 gr. di hashish, oltre a classico materiale da confezionamento quale bustine di plastica e bilancini di precisione unitamente a 3.350 euro provento dell’attività illecita, contenuti in due buste contraddistinte rispettivamente dall’immagine della foglia di marijuana e di un panetto di hashish.

L’uomo coltivava le piante di cannabis indica con specifiche competenze che hanno permesso di raggiungere un elevato quantitativo di principio attivo, superiore in media al 5% con punte del 9%, a fronte di un limite di legge per la coltivazione legale fissato allo 0,6%; l’individuazione della specie botanica e le seguenti analisi sono state possibili grazie alla preziosa collaborazione di personale tecnico dei Laboratori Chimici dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Torino, prontamente accorso sul posto.

Il valore complessivo della piantagione, sulla base del quantitativo di materiale rinvenuto durante la perquisizione è stato stimato attorno ai 60mila euro. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro e il responsabile condotto presso la casa circondariale di Asti. Le indagini, chiaramente, sono ancora in corso.