Domenica la commemorazione dell’Eccidio di Boves

Boves. Si terrà domenica 18 a partire dalle 9 la «Commemorazione ufficiale» comunale del «19 Settembre bovesano» (anniversario della rappresaglia tedesca sulla città, nel 1943, la prima in Italia, seguita alla cattura di due soldati delle SS guidate da Peiper da parte di soldati sbandati del Regio Esercito, dopo la fine delle ostilità con gli Alleati).

Il programma è quello tradizionale: presenza della Banda Musicale Cittadina “Silvio Pellico”, detta “La Rumorosa”, del Picchetto d’onore del Secondo Reggimento Alpin (Cittadino onorario), delle delegazioni di Castello di Godego, Elassona, Mouguio Carnon e Shondorf Am Ammèrsee (le tre «gemellate» e quella per cui si sta «sondando» gemellaggio). Come sempre (tradizione italica cattolica) si terminerà con Messa (officiata dal parroco don Bruno Mondino).

La commemorazione sarà preceduta nella serata di sabato 17, alle 21, con la presentazione del libro «Domenkon 1943» (Mursia editore), a cura dell’autore, il giornalista Vincenzo Sinapi, dal sottotitolo eloquente: «Quando ad ammazzare sono gli italiani» (si parla della strage compiuta in Grecia nel febbraio 1943 dai nostri soldati della «Divisione Aqui»). Continua, quindi, il progetto bovesano di «gemellaggio greco». La sera del 19 settembre, alle 20,45, si chiuderà con un’altra Messa nella Parrocchiale di San Bartolomeo e la ormai tradizionale «Veglia di preghiera», «E la chiesa rimase aperta tutta la notte».