Domani l’installazione delle due “pietre high-tech” sul Monviso

15 settembre 2022 | 11:28
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Domani l’installazione delle due “pietre high-tech” sul Monviso
Domani l’installazione delle due “pietre high-tech” sul Monviso
Domani l’installazione delle due “pietre high-tech” sul Monviso

I due sensori, totalmente Made in Cuneo, verranno posizionati rispettivamente in cima al Re di Pietra e oltre i 3mila metri per tracciare in tempo reale tutte le informazioni riguardanti la montagna e le sue componenti.

Crissolo. Condizioni meteorologiche permettendo,partirà all’albadidomanimattinadalRifugioQuintinoSellalaspedizionescientifica incaricata di installare sulle pareti del Monviso i due innovativi prototipi “Pera”, ideati e realizzati dall’azienda cuneeselab3841.Due strumentazioni all’avanguardiasia nel design (simile appunto aduna pietra, da cui il soprannome piemontese “Pera”), sianella componentistica,realizzata con materiali sostenibili pensati per funzionare anche in condizioni meteorologiche estreme.

Il primo sensore verrà posizionato proprioincima al Monvisoe consentirà di misurarelatemperatura,l’umidità,la bagnatura superficialeeleore di luce. Il secondo, invece, troverà collocazione ad unaquotaindicativadi3.550mepotràregistrare,inaggiuntaaiparametri sopracitati,anche la temperatura all’interno della roccia a 10 e 50cmdi profondità. Unelemento,quest’ultimo,particolarmenteimportante per valutare gli effetti del cambiamento climatico sulla fusionedei ghiacciai esu quelladel permafrost, come ci hannodrammaticamente insegnato le cronache estive della Marmolada e del BivaccoAlbericoBorgnasulMonteBianco.Ivaloriregistratidaentrambele strumentazionisarannotrasmessiinrealtimeesarannofruibiligratuitamente dall’opinionepubblica,comedafilosofiaprogettuale.

«Crediamonellalibera divulgazione del dato, perché gli effetti del cambiamento climatico sono purtroppo collettivi» il commento del fondatore dellab3841,Andrea Gramazio. «Abbiamo impiegatopiù di un anno per testare e realizzare questi prototipi. Unringraziamento a tutti coloro che ci hanno supportato, dal Parco del Monviso agli enti locali,dai collaboratoriagliamici.Speriamoche“Pera”possarappresentareunvalido supporto per la ricerca meteoclimatica».