Quanta strada ha fatto Carlin da quando nel 1986 fondò ArciGola

18 luglio 2022 | 08:44
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Quanta strada ha fatto Carlin da quando nel 1986 fondò ArciGola
Carlo Petrini e Edward Mukiibi

Carlo Petrini fa un passo indietro: sabato a Pollenzo ha ceduto la presidenza al suo vice Edward Mukiibi, un agronomo ed educatore ugandese nato lo stesso anno in cui è stato fondato il movimento Slow Food: il 1986.

Quando nel 1986 Carlo Petrini fondò l’associazione ArciGola, non aveva neanche lontanamente idea di cosa sarebbe diventata nel tempo. Invece nel 1989 ottenne l’appellativo di internazionale come «Movimento per la tutela e il diritto al piacere» con la firma a Parigi di un manifesto d’intenti che pone l’associazione come antidoto alla «Follia universale della “fast life”». Da allora tante e tante cose, dal Salone del Gusto a Terra Madre, il più grande appuntamento internazionale dedicato al cibo, alla Università di Scienze Gastronomiche e alla grande rete delle Comunità del cibo di Terra Madre, passando per la nascita di Slow Food Editore.
Nello stesso anno 1990 con il congresso di Venezia si costituisce ufficialmente l’associazione Slow Food e negli anni successivi arrivano le sedi di Berlino (1992) e Zurigo (1993). Per non dimenticare poi le amicizie importanti di Petrini, “Carlin” per gli amici, con papi e re, come quella con Papa Francesco oppure quella con il Principe Carlo d’Inghilterra.
Sabato scorso 16 luglio si è tenuto nella sede dell’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo l’ottavo Congresso Internazionale. Hanno partecipato oltre 50 delegati provenienti dai cinque continenti per rinnovare il Consiglio di Amministrazione e nominare il nuovo presidente.
Il movimento per un cibo “buono, pulito e giusto” coinvolge attualmente 160 paesi nel mondo.
«Emerge in maniera sempre più forte e chiara – ha detto  Carlo Petrini – il ruolo del cibo come responsabile principale del disastro ambientale. Il nostro movimento deve avere il coraggio di assumere un ruolo politico di primo piano nel frenare questa deriva. Il mondo di oggi è profondamente diverso da quello degli inizi del nostro movimento: c’è bisogno di farci affiancare e indirizzare dalla creatività e dall’intuizione di soggetti nuovi, capaci di interpretare il presente, per poi delineare la traiettoria che consentirà il raggiungimento di traguardi futuri».
La nuova leadership di Slow Food, assunta da Edward Mukiibi, origina proprio da queste premesse. Mukiibi è un giovane agronomo ed educatore ugandese, nato lo stesso anno in cui è stato fondato il movimento Slow Food, il 1986. Ha ricoperto il ruolo di vicepresidente di Slow Food dal 2014 fino a oggi. Mukiibi è nato ad una quarantina di chilometri dalla capitale dell’Uganda, Kampala; la sua famiglia gestisce da sempre una fattoria ed egli ha voluto proseguire l’attività dei genitori. La nomina  è il riconoscimento ad anni di lavoro e di impegno.
«È il momento giusto – ha detto il nuovo Presidente dopo l’elezione – per ricostruire, rafforzare e rinnovare. Anche le più piccole azioni messe in campo dalle nostre comunità sono portatrici di una speranza concreta e generano un impatto positivo sulle nostre vite, perché siamo una famiglia globale: ciò che riguarda uno di noi riguarda tutti, indipendentemente dalle differenze geografiche, sociali e culturali. Come Slow Food, è importante essere coscienti del fatto che una piccola azione intrapresa a livello locale può avere un impatto enorme altrove. Vorrei esortare ciascuno di noi a lavorare con lo stesso spirito di resilienza dimostrato durante la pandemia, con lo stesso senso di appartenenza e solidarietà, al fine di coinvolgere sempre più persone nelle nostre attività. Lo scopo rimane lo stesso: dar vita a un sistema alimentare che garantisca cibo buono, pulito e giusto a tutti».
Il Congresso ha rinnovato anche il Consiglio di Amministrazione. Ne fanno parte sette persone, quattro donne e tre uomini provenienti da diversi angoli del mondo, un gruppo che è il riflesso della ricca diversità che da sempre contraddistingue il movimento.