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I Castelli Tapparelli di Lagnasco sono al secondo posto nella classifica piemontese del Fai

20 luglio 2022 | 12:29
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I Castelli Tapparelli di Lagnasco sono al secondo posto nella classifica piemontese del Fai

E’ uno dei luoghi piemontesi più votati per l’11° edizione de “I luoghi del cuore”

Il complesso dei Castelli Tapparelli d’Azeglio di Lagnasco è al secondo posto della classifica provvisoria dei luoghi piemontesi più votati per l’11° edizione de “I luoghi del cuore”. La località cuneese ha deciso di partecipare al censimento nazionale Fai per reperire le risorse economiche necessarie per gli adeguamenti alla struttura e per stimolare la conoscenza del luogo storico. Per ora, il sito è in 14a posizione nella classifica nazionale, con 1.960 voti. Ai primi posti in Piemonte: Antica Fonderia di campane Achille Mazzola 1403 a Valduggia (Vc); Castelli Tapparelli d’Azeglio a Lagnasco (Cn); Chiesa di San Giacomo della Vittoria ad Alessandria; Rocciamelone, scrigno di arte, natura, cultura e devozione a Mompantero (To); Chiesa di Santa Limbania a Rocca Grimalda (Al).

La costruzione dei Castelli Tapparelli d’Azeglio di Lagnasco ebbe inizio nell’XI secolo per opera dei Marchesi di Busca. Nei secoli successivi l’originario nucleo dei Castelli venne ampliato e riorganizzato fino a raggiungere, nel Settecento, la composizione attuale che vede inglobati tre edifici distinti. La dinastia Tapparelli si insediò ufficialmente in questa dimora nel XIV secolo. Sul finire del XIX secolo Emanuele, ultimo discendente della famiglia, riportò sotto il suo controllo l’intero complesso negli anni condiviso con altre famiglie nobili. Alla sua morte (1890) diede disposizione che il castello fosse aperto alla sua comunità. Nel 1998 ebbero inizio i lavori di riqualificazione del complesso che durarono fino al 2008 e riportarono alla luce solo una piccola parte dei 5.000 metri quadrati affrescati, dalle cantine al piano nobile, secondo gli storici una delle principali espressioni del Rinascimento piemontese. Nel 2020, in mancanza di un piano di prevenzione incendi adeguato alle recenti normative, il percorso museale è stato chiuso al pubblico. Questo luogo rientra nella classifica speciale “I Borghi e i loro luoghi”.

A livello nazionale sono 300.000 i voti on line e cartacei arrivati finora al Fondo per l’Ambiente Italiano che portano all’attenzione generale luoghi unici per storia, arte e natura di un Paese straordinario. Ai primi posti della classifica provvisoria: il Museo dei Misteri a Campobasso, la Chiesetta di San Pietro dei Samari a Gallipoli, la Stazione Bayard a Napoli, il Villaggio operaio di Crespi d’Adda a Capriate San Gervasio (Bergamo) e il Circolo Combattenti e Reduci a Milano. Alla votazione partecipano soprattutto gli italiani che vedono in questo progetto uno strumento concreto per valorizzare il proprio territorio, e soprattutto di tanti comitati – 101 già attivi in 15 regioni – con Lombardia e Sicilia ai primi posti per numero di voti raccolti. Dal 2003 ad oggi la segnalazione di siti particolari come “Luoghi del Cuore del Fai” ha innescato in molti casi un processo che ha portato al recupero, restauro, tutela e valorizzazione di un grande patrimonio culturale e turistico. L’efficacia del progetto fa sì che ad attivarsi non siano solo piccole associazioni e comitati spontanei, ma anche numerosi sindaci e amministrazioni, che vedono nell’iniziativa un’opportunità concreta per valorizzare i propri territori, capace di stimolare ulteriori partecipazioni locali, attrarre risorse e incoraggiare collaborazioni efficaci e durature.

La votazione prosegue fino al 15 dicembre sul sito https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/i-luoghi-del-cuore/.