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Obbligo POS e registratori di cassa, Uncem denuncia: “difficoltà del sistema per il digital divide”

16 giugno 2022 | 09:29
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Obbligo POS e registratori di cassa, Uncem denuncia: “difficoltà del sistema per il digital divide”

“Vorremmo ricevere poche segnalazioni di problematiche perché tutto funziona bene, senza intoppi ed eccessivi costi. In realtà da mesi riceviamo molte sollecitazioni” spiega il presidente Marco Bussone

Comuni e imprese dei territori montani possono segnalare – tramite la mail istituzionale Uncem e i canali social dell’Unione dei Comuni e degli Enti montani – criticità e necessità che riscontrano nel dotarsi – come obbligo – di registratori di cassa digitali e pos per i pagamenti elettronici. Uncem riceve le istanze e le porta sul tavolo del Ministero dello Sviluppo economico, degli Operatori di telefonia, delle società partecipate dal sistema pubblico che si occupano di digitalizzazione.

“Vorremmo ricevere poche segnalazioni di problematiche – afferma Marco Bussone, Presidente Uncem -, perché tutto funziona bene, senza intoppi ed eccessivi costi. In realtà da mesi riceviamo molte sollecitazioni. Nessuno mette in dubbio il provvedimento in sé. I pagamenti con pos, con carta di credito, devono essere possibili ovunque, agevolati, anche nei negozi e nei bar dei piccoli Comuni e delle zone montane. I problemi, di connessione, di accesso, di mancanza di segnale, esistono realmente e permangono. Non solo nei rifugi alpini e nelle zone più remote o secondo alcuni erroneamente ‘marginali’, lontane”.

Altro punto caldo che Uncem porta sui tavoli dei Ministeri e del Governo è quello dei costi: Uncem chiede sin d’ora di estendere il credito d’imposta per acquisto o noleggio degli apparecchi elettronici, compresi pos. Una necessità che si deve unire a commissioni calmierate, azzerate, almeno per i primi anni. “Le banche evitino di incamerare risorse con percentuali sui pagamenti. Visto che vi è un obbligo, riducano o meglio azzerino i loro margini di guadagno – aggiunge Bussone -. Uncem farà la mappatura, con la richiesta di segnalazione di ogni genere di problema.  Non li risolveremo di certo tutti, o nessuno, ma diamo voce a chi opera sui territori, per facilitare il ‘restare’ sui territori, facendo impresa, economia, generando valore e creando posti di lavoro nelle zone montane. Non senza digitale, vincendo i divari, con una nuova cultura nella fruizione dei servizi, anche di pagamento”.