Peveragno, docenti svedesi alla scuola primaria. La dirigente: “Giornata emozionante”

Peveragno. Nella giornata di ieri (martedì 31 maggio) nella scuola primaria di via Piave sono stati accolti otto insegnanti svedesi per attività di job shadowing/osservazione e conoscenza dell’inserimento delle ICT, ossia la robotica nel curricolo. Ad accompagnarli la dottoressa Silvana Rampone dell‘USR- progetti Erasmus. La visita rientrava infatti, nell’ambito dei progetti di collaborazione transfrontaliera Accreditamento Erasmus dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte.

Dopo i saluti di rito del dirigente scolastico Stefania Di Battista, la delegazione scandinava ha osservato gli alunni delle classi prime cimentarsi nella costruzione di piccoli robot meccanizzati con la metodologia del tinkering: draw bot, boogie bot, brush bot, car bot, wobble bot, morbibot. In un secondo momento i bambini hanno mostrato come applicano il coding alla robotica educativa con le Bee-bot, gli Ozobot, i Bubble-bot, Sphero, mBot. Hanno poi fatto seguito un “outdoor lunch” offerto dagli insegnanti del plesso di Peveragno ai colleghi svedesi sulla collina di San Giorgio e un confronto sulle metodologie di insegnamento nelle due diverse nazioni europee.

Una giornata che ha concluso degnamente le numerose esperienze di progetti eTwinning con altre scuole europee a cui hanno partecipato quest’anno i bambini delle
classi prime di Peveragno. “Una giornata emozionante – ha commentato a dirigente Di Battista – che arriva dopo un periodo difficile. La pandemia aveva congelato molte delle attività che si svolgevano nella scuola, quindi grande la gioia per noi di poter riprendere tali percorsi didattici, per due anni bloccati a causa dell’emergenza sanitaria, e di poter accogliere così docenti di altri paesi. È stata una bella esperienza: sicuramente, dal confronto con altre culture e realtà scolastiche e formative, non potremo che ottenere in primis un arricchimento per i ragazzi e a seguire per tutta la comunità educante. La delegazione è stata accolta con grande entusiasmo e grande interesse hanno suscitato i lavori, collegati alla robotica educativa, prodotti dai nostri ragazzi. Si auspica che tali momenti possano in futuro essere riproposti e incentivati, affinchè la scuola continui ad allargare i propri orizzonti, attraverso lo scambio di buone pratiche con altri paesi”.