Perché Ormea è un caso singolare? Ce lo dicono Fabio Balocco e Giorgio Ferraris

2 giugno 2022 | 09:02
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Perché Ormea è un caso singolare? Ce lo dicono Fabio Balocco e Giorgio Ferraris
Fabio Balocco

Venerdì viene presentato il volume “Un’Italia che scompare” nell’ambito del Festival Connessioni. L’autore e il sindaco della cittadina della Valle Tanaro Giorgio Ferraris saranno introdotti e sollecitati dal giornalista Fabio Rubero, caporedattore di cuneo24.it

Pochi lo sanno ma all’inizio del Novecento Ormea era uno dei comuni più floridi dell’arco alpino occidentale, aveva quasi 6.000 abitanti, una cartiera conosciuta ed apprezzata all’estero, 11 alberghi, una dépendance del casinò di Sanremo e molteplici esercizi commerciali. Aveva. Ma cos’è successo in così poco tempo? Ce lo spiega Fabio Balocco, l’autore del libro che viene presentato venerdì 3 giugno alle 16,30 nella sala polivalente Ping di Via Pascal a Cuneo, nell’ambito della seconda edizione del Festival “Connessioni”, insieme al sindaco della cittadina della Valle Tanaro, Giorgio Ferraris, introdotti e sollecitati dal giornalista Fabio Rubero, caporedattore di cuneo24.it.

Il volume (Il Babi Editore, 60 pagine, 12 euro) si intitola «Un’Italia che scompare» e ha come sottotitolo «Perchè Ormea è un caso singolare». Ormea è uno dei Comuni che più hanno subito la piaga dello spopolamento. La sua storia e il suo presente meritano di essere conosciuti, sia come caso di scuola sull’abbandono della montagna, ma soprattutto come racconto esemplare del declino di una località che nei tempi passati ha avuto tutta un’altra storia. Ma rappresenta anche la trasformazione in atto per resistere al declino e per trovare nuove strade.

Fabio Balocco, 68 anni, avvocato in quiescenza, è nato a Savona e risiede in Val di Susa. La sua passione è sempre stata la difesa dell’ambiente e le problematiche sociali. Ha scritto “Regole minime per sopravvivere” (1991). Con altri autori “Piste o pèste” (1992), “Disastro autostrada” (1997), “Torino, oltre le apparenze” (2015), “Verde clandestino” (2017), “Loro e noi” (2018). Come unico autore “Poveri. Voci dell’indigenza. L’esempio di Torino” (2017), “Lontano da Farinetti” (2019), “Per gioco. Voci e numeri del gioco d’azzardo” (2019), “Belle persone. Storie di passioni e di ideali” (2020). Ha coordinato “Il mare privato” (2019). Collabora dal 2011 in qualità di blogger in campo ambientale e sociale con Il Fatto Quotidiano. Collabora altresì con Altreconomia e con le testate Italia Libera, Volere la Luna e Natura e Società.

Giorgio Ferraris, 70 anni, maestro elementare in pensione, Sindaco di Ormea, Presidente dell’Unione Montana Valle Tanaro, già consigliere provinciale e consigliere regionale, ha scritto “Alpini dal Tanaro al Don” (2009), sulle vicende dei Battaglioni Ceva e Mondovì al fronte russo, “In prima linea a Novo Postojalowka” (2013) e “La Belle époque di Ormea”.(2018). Con Franca Acquarone ha curato il volume “I racconti del treno” (2015). Con Giorgio Gonella e Giorgio Raviolo è autore di “Ricordati che sei del Ceva – Storia di un battaglione alpino” (2014).