“18enni siano energia e chiedano a generazione precedente: cosa avete fatto per noi?”

2 giugno 2022 | 07:35
Share0
“18enni siano energia e chiedano a generazione precedente: cosa avete fatto per noi?”

In occasione della Festa della Repubblica, una riflessione di Alessandro Cubeddu, capogruppo di “Centallo Futura”, gruppo di minoranza nel consiglio comunale di Centallo

Scrive Alessandro Cubeddu, capogruppo di “Centallo Futura“, gruppo di minoranza in consiglio comunale a Centallo.

Gentile Direttore, 

a ridosso della Festa della Repubblica Italiana, ho il piacere di condividere con Lei alcune riflessioni sui giovani, in particolare sulla leva del 2004, protagonista quest’anno del salto di qualità civico e sociale che la maggiore età impone.

Premetto che “I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo” così come da lungimirante logica dell’amato Pertini e quindi non mi permetterò prediche. Mi permetterò invece un tentativo di parafrasi di una formula fisica che mi è rimasta in testa sin da quanto frequentavo il Liceo.

Mi riferisco alla formula dell’energia cinetica, una grandezza che rappresenta il movimento e che, per definizione, si lega in modo proporzionale a metà della massa di un corpo e al quadrato della velocità.

Ecco, mi piace immaginare i maggiorenni come fossero movimento, energia pura, caos ordinato, scintille che illumineranno senza bruciare, imprevedibilità ragionata, dinamismo.

In questo magma di entusiasmo dovranno però stare attenti a dare più importanza, non alla massa (intesa come il loro appartenere da individui alla società) bensì alla velocità.

Dovranno essere svelti, rapidi, svegli, pronti ad assorbire cadute e a strappare via cerotti il prima possibile.

Ci vorrà rapidità intellettuale, capacità di autodeterminarsi, prevedere e adattarsi alle situazioni.

Non si chiederà loro di essere soggetti passivi della società. Si chiederà loro inizialmente di rispettare gli schemi, poi di assorbirli e solo successivamente avranno l’ordine di ribaltarli.

Il diventare maggiorenni spesso viene celebrato dai comuni come una sorta di “ballo (politico) delle debuttanti”.

Verrà regalata loro copia della Costituzione in un inevitabile e afono passaggio di consegne. Io sono dell’avviso però che, come accade per i libri, abbia senso scambiare un testo solo quando sia stato usato, letto fino allo sfinimento.

Quanti adulti possono dimostrare di aver letto davvero la nostra Carta, di conoscerne i principi fondamentali al punto da immedesimarsi con essi? Preferisco non rispondere. Ma invito i giovani a ricorrere ad un trucco caso mai si sentissero in trappola.

Vorranno imbarazzare la generazione precedente?

Dovranno solo porre una domanda: cosa avete fatto per noi? Se tentenneranno, tirando fuori percentuali e bilanci a caso, farfuglieranno parole invece di ricorrere a un sincero pragmatismo, allora i giovani potranno togliersi di dosso la pressione del confronto.

Siano più veloci di loro. Diano spazio alla velocità. Siano Energia.