Chiusa Pesio valorizza Castello Mirabello. Il sindaco Baudino: “onorato e felice”

12 maggio 2022 | 21:02
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Chiusa Pesio valorizza Castello Mirabello. Il sindaco Baudino: “onorato e felice”

“E’ un simbolo del nostro paese. È stato un percorso impegnativo quello che ci ha portati fin qui, inficiato dal momento che stiamo attraversando, e che ha richiesto un lavoro straordinario agli uffici, che ringrazio di cuore” aggiunge il primo cittadino chiusano

Il Comune di Chiusa di Pesio annuncia l’inizio dei lavori di valorizzazione del Castello Mirabello che prevedono il consolidamento delle opere murarie per restituire stabilità alla struttura, l’installazione di una scala elicoidale, che ricorda quella originaria in pietra, nel torrione centrale, per consentire un punto di vista ancora più suggestivo durante le visite guidate e la realizzazione di una piattaforma dotata di parapetto per godere della spettacolare vista sulla Valle Pesio e l’arco alpino, in sicurezza.

“Cos’è successo prima? – spiega il Comune di Chiusa Pesio – Abbiamo portato a termine le procedure necessarie per l’acquisizione dei ruderi, che poggiavano su proprietà privata, e per la costituzione della servitù di passaggio sul percorso pedonale. L’amministrazione ringrazia l’ufficio tecnico, in particolare il responsabile Marco Audisio e il segretario Giancarlo Presta, per l’impegno profuso in questi mesi nel dare avvio all’intervento, procrastinato a causa della pandemia, dell’oscillazione dei costi delle materie prime e della sensibilità del sito”.

Il Comune spiega poi brevemente la storia del castello: “Sul poggio vennero edificati due luoghi fortificati. Il primo, in epoca romana, era localizzato alle spalle dei ruderi e utilizzato da una modesta guarnigione di legionari romani dislocati all’inizio della Valle Pesio per controllare la strada che attraverso le Alpi portava in Liguria. Il secondo venne fatto edificare da Agamennone III, feudatario di Chiusa dal 1569 al 1583 e ultimo dei Marchesi di Ceva. L’edificio venne abbandonato dai proprietari e iniziò la sua decadenza aggravata dal violento terremoto del 23 febbraio 1887 e dalla bufera del gennaio 1888. I pochi ruderi rimasti vennero in gran parte abbattuti il 16 settembre 1943 quando una colonna tedesca delle SS fece crollare il muro che univa i due tronconi laterali del castello sparando una decina di colpi di cannone”.