Bongioanni (FdI): “La guerra dell’energia può avere gravi conseguenze su nostro tessuto economico”

3 marzo 2022 | 13:31
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Bongioanni (FdI): “La guerra dell’energia può avere gravi conseguenze su nostro tessuto economico”

Il presidente del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia: “Mai più guerre! Giuste le sanzioni alla Russia, sbagliato l’embargo allo sport, ponte di pace fondamentale”.

La guerra in Ucraina, avviata lo scorso 24 febbraio dalla Russia mediante una cruenta offensiva militare, è uno degli eventi più drammatici della storia recente del nostro continente. Sono stati cancellati in pochi secondi tutti i valori, tutti i diritti costituzionali dell’Ue e dell’Onu con una violenta offesa nei confronti della libertà. Questo è uno sfregio anche alla nostra Costituzione e al suo articolo 11”.

Sono parole di ferma condanna quelle pronunciate da Paolo Bongioanni, presidente del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, in occasione della seduta del Consiglio Regionale del Piemonte andata in scena nella giornata di mercoledì 2 marzo 2022. Secondo il capogruppo di FdI, “bisogna reagire con la diplomazia e con le sanzioni. Un elemento, quest’ultimo, che però si riverbererà comunque in modo pesante sul nostro Paese e noi dovremo prepararci alle conseguenze: almeno per quanto concerne l’approvigionamento delle materie prime essenziali, non siamo pronti a fronteggiare una eventuale carenza. Ci troviamo in una situazione di difficoltà estrema, dove, complice una politica estera debolissima, siamo riusciti a compromettere i rapporti con l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, oltre a intavolare un conflitto diplomatico con l’Egitto. Stiamo portando il nostro sistema produttivo vicino a un baratro.

Ora più che mai, insomma, si avverte secondo il capogruppo “la necessità di attivarci con ogni mezzo per fare sì che un possibile blocco all’importazione di queste materie prime non porti il nostro tessuto produttivo e imprenditoriale vicino a una crisi economica senza precedenti. Ricordo che noi importiamo dalla Russia il 45% del nostro gas e, per il futuro, diviene quindi indispensabile azzerare la nostra dipendenza energetica. Il Governo si muova nell’ambito delle proprie competenze per ottenere con effetto immediato l’installazione e la realizzazione di elementi di energia alternativa. Il rischio è grave e il blocco potrebbe essere totale: dobbiamo andare in deroga alle leggi vigenti in materia ambientale”.

Tutto questo avviene mentre c’è “un’Europa debole: se la crisi c’è stata, significa che l’Europa non esiste, non ha una forza militare, non ha una politica estera. Accanto a questo, il presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, nella sua senescenza non ha saputo anticipare una problematica che va risolta sul tavolo della mediazione”. Poi, il grido d’allarme di Bongioanni: Stiamo assistendo alla nascita dell’asse tra Cina e Russia, temibile da un punto di vista economico e dell’export. Dobbiamo evitare che si chiudano mercati per noi forieri di risorse fondamentali per la sussitenza della pmi, autentica locomotiva che traina l’economia del Nord-Ovest d’Italia e della nostra Regione”. Andrebbe invece rifuggito l’embargo allo sport, che è “un ponte di pace. Io ne sono stato protagonista e attore per lungo tempo e penso realmente che possa trasmettere le regole fondamentali di vita sociale. Ritengo di conseguenza che questa parte degli interventi sanzionatori vada rivista, altrimenti taglieremmo un possibile ponte di dialogo importante. Concludo dicendo che quando c’è tensione, questa non deve essere mai alimentata. Non si può buttare aria sul fuoco, perché si sa da dove si parta, ma non dove si vada a finire”.