Al Terres Monviso Outdoor Festival una tavola rotonda sullo sviluppo delle aree montane

22 marzo 2022 | 09:31
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Al Terres Monviso Outdoor Festival una tavola rotonda sullo sviluppo delle aree montane

Uno scambio di opinioni sulle strategie da adottare per aumentare il flusso turistico nelle sei vallate che costituiscono le Terres, una delle zone transfrontaliere più belle d’Europa. Tra gli intervenuti Federico Borgna, Paolo Bongioanni e l’esperto di turismo montano Mario Baier.

Sabato 19 marzo nell’ambito del primo Terres Monviso Outdoor Festival, l’evento con cui il territorio alle pendici del Re di Pietra si è messo in “vetrina” come meta turistica per intercettare sempre più visitatori dall’Italia e dall’estero e per acquisire consapevolezza delle potenzialità e dei limiti da superare.

Sei vallate, la zona pedemontana saluzzese, 69 Comuni e le 3 Comunità dei Comuni di Ubaye, Embrunaise e Guillestrois-Queyras, insomma tutta la comunità diffusa e transfrontaliera che circonda il Monviso, la nostra montagna-simbolo, si è riunita per una riflessione interna e per presentarsi al pubblico.

La tre giorni presso Il Quartiere nell’ex caserma M. Musso è stata l’occasione per presentare le 7 “porte di valle”, i luoghi per la promozione, l’informazione, l’accoglienza e l’organizzare dell’offerta turistica. Sono i 7 nodi di una rete che è stata pensata e progettata a partire dal 2016 e sono finalmente operativi a Saluzzo e nelle valli Infernotto, Po e Bronda, Varaita, Maira, Grana e Stura.

È stata altresì l’occasione per riflettere sullo stato dell’attuazione dei tanti progetti Alcotra condivisi sul territorio e per confrontarsi sulle prospettive future. «Sei vallate alpine che si uniscono – è emerso durante i lavori – e delineano un percorso unitario di crescita. Se una vallata si muovesse da sola, senza coinvolgere le altre, senza coesione, sarebbe perdente invece qui sotto il Monviso – ha detto durante il suo intervento il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni – queste terre agiscono congiuntamente, ormai da anni, con i partner francesi in un forte legame metromontano. È una dimensione comunitaria che fa bene ai paesi e genera comunità che camminano insieme».

Durante i tre giorni, numerosi e importanti momenti di approfondimento e confronto fra operatori turistici e addetti del settore. Tra gli ospiti più importanti, Mario Baier, austriaco, consulente di marketing turistico che si occupa di far conoscere Terres Monviso nei Paesi di lingua tedesca, lavoro che ha portato la zona del Re di Pietra fra le offerte del catalogo di tour più diffuso in Germania: «Questo territorio deve prendere sempre più consapevolezza delle sue potenzialità: le Alpi vere e autentiche sono queste intorno al Monviso, quelle che cercano i turisti dell’Europa del Nord».

Di «scambio fruttuoso per l’avvenire dei nostri territori e per il loro sviluppo» ha parlato Sophie Vaginay Ricourt, sindaco di Barcellonette e presidente della Com Com Ubaye-Serre Ponçon, che ha accolto l’invito alla tavola rotonda sullo sviluppo delle aree interne e montane insieme a Dominique Moulin, presidente della Com Com Guillestrois-Queyras.

Oltre ai partner consolidati di Terres Monviso molte le amministrazioni del territorio che si sono affacciate con curiosità: Torre Pellice, Cavour, Borgo San Dalmazzo e Cuneo. Proprio il sindaco del capoluogo e presidente della provincia Federico Borgna ha salutato con soddisfazione ed interesse i partner francesi invitandoli a prossime occasioni di riflessione in vista della programmazione Alcotra 2021/2027, specie sulle politiche ambientali e di promozione territoriale.